Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  vulcan il 27/5/2006 9:53:52
Citazione:
Simona / ….anche se non credo piu' alla medicina in generale e ai medici(troppe esperienze brutte e troppi fallimenti ho visto da parte loro nella mia vita!)


Ciao Simona..

Il tuo percorso di vita è sicuramente negativo rispetto alla medicina convenzionale sia emotivamente che razionalmente …è certo quindi che con un bagaglio come il tuo non si può essere certo fiduciosi.. e questo lo capisco perfettamente... e non cè affatto niente di ridire.

Riflettevo però anche sul fatto che a fronte di un insieme di esperienze negative come queste c’è sempre qualcuno che può sostenere (emotivamente e razionalmente ) il contrario avendo , per circostanze e contingenze varie una o più esperienze positive.

Che i medici o la medicina non rappresentino la bibbia delle cure è assolutamente vero e lo vado sostenendo da sempre su questo forum … e ti assicuro che non si tratta di una mia eccezionale opinione, bensi una valutazione che appartiene a tutti i medici dotati di buon senso e di una adeguata percezione di ciò che è “scientifico” nei limiti delle conoscenze che si dispongono.

Questa affermazione in modo speculare ricalca però anche cio che di immaginario è nella mente di molte persone che si attendono dalla medicina convenzionale risposte “sempre certe” e “assolutamente precise”… riponendo spesso nella figura del medico una fiducia eccessiva ed una aspettativa in taluni casi sproporzionata…

…che cosi purtroppo non è…sia per motivi di limiti intrinseci alla conoscenza che per motivi inerenti ai singoli medici, in funzione delle conoscenza-esperienza e della predisposizione caratteriale nei confronti del paziente in generale.

In quanto ai medici…. che abbandonano questa è sicuramente una questione deprecabile che trova motivi troppo lunghi da elencare in questo momento. Tuttavia tieni presente che in questi casi specifici chi deve sedere sul banco degli “imputati”.. sono le singole persone e non la medicina convenzionale in senso astratto… chi la esercita e non la conoscenza che viene esercitata, il sistema di riferimento e non la conoscenza della medicina scientifica.

In merito alla predizione da te raccontata, disegna sicuramente un fallimento della medicina scientifica… anche se vi è da rilevare che su quel versante le conoscenze non consentono spesso un giudizio “certo”.

Alla fine di fronte a queste incertezze globali e agli”enunciati” del medico ,appare fondamentale che il medico stesso eserciti il suo giudizio in piena onestà intellettuale e consapevole dei suoi limiti ( che non vi è spazio in questo campo per “oracoli”) e che il paziente a sua volta abbia una realistica percezione dei limiti della metodologia a cui si rivolge..


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