Re: l'angolo dei Libri

Inviato da  Calvero il 15/9/2011 19:05:45
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ISHMAEL

Si può parlare di assegnare un neologismo per questo Libro segnalato da DrJackal: "meta-filosofia maieutica del Diavolo & l'Acqua Santa" ®

(non a caso uso la "&" commerciale)

Illuminante e controverso e in ragione dello stesso spirito che il libro vuole riportare, il - controverso - ha un accezione risolutiva e necessaria, essendo la controversia - in sé - il movente e il traino della liberazione che l'autore cerca con struggente, ma logica passione. Innovativo, poiché lo spirito deduttivo mette (dopo che un altro Maestro ha aperto la strada) finalmente l'antropologia al servizio dello Spirito. Detto niente. Chi ha orecchie per intendere, intenda.

Si è usi (poi chissà perché, ... ma sì, dai, lo sappiamo) parlare prima di quel che non si apprezza che poi, se è comprovabile, diverrà qualcosa di negativo. Quindi ecco quello che non mi è piaciuto.

In un libro del genere non ho sopportato che si scendesse allo stereotipo del "Nazismo" e "dell'Ebreo" in concetti che - a piè pari - saltano ed eludono quella medesima FORZA e coraggio intellettuale con cui l'autore ha saputo leggere con sagacia e finissima intelligenza tra le righe del "racconto umano". Ho i miei fondati sospetti e questo, devo dire, vanifica buona parte del Potere dell'opera. Non se ne può più - basta e (permettimi il francesismo, DrJackal, ma così è più chiaro) HA rotto il cazzo sta' nenia. Peccato, perché altrimenti, sarebbe IL LIBRO.

Quest'opera è (e rimarrà) una perla nel campo editoriale, poiché eleva la sospensione della credulità in una "trance" di tipo fiabesco e permette alla nostra psiche di raggiungere i codici della lettura/codifica UOMO. Non solo, permette onestamente al lettore di arrivare sin dove la sua coscienza è pronta a giungere. Ecco perché DrJackal può leggerlo e rileggerlo, poiché i concetti messi in - controversia - sono in espansione. E più il nostro intelletto ha una volontà di liberazione, più esso si concederà alla chiarificazioni che tra Allievo e Maestro vengono vivificate nel dibattito.

Oltre ad essere, Ishmael, come detto, una perla, è anche una genialata, probabilmente frutto di una intuizione luccicante.

Il Potere della Metafora qui (e mi riferisco al Gorilla, ai Prendi e ai Lascia) ha una calibrata funzione, in quanto la stessa metafora è IL frutto di una connessione reale con i Temi trattati. Questo ha fatto sì che, in maniera esponenziale, il racconto si ponesse in un crescendo che è inversalmente proporzionale all'abbandono del Maestro che ... mano mano .. vedeva il suo allievo crescere a ogni starnuto - dapprima di passaggio per il lettore - che poi diviene l'ineluttabile significato dell'impotenza di fronte all'esistenza... la morte ..

.. un impotenza apparente che è il trasporto emotivo che lascia il lettore in preda a due sentimenti opposti: lo stupore e l'affetto verso qualcosa di così apparentemente distante dalla delicatezza del pensiero che un gorilla si pensa non potrebbe avere...

... nello stridere, nell'attrito, dei loro sublimi "battibecchi", si viene a manifestare il concetto di Bene e Male , che viene rovesciato, catapultato, distrutto, dissacrato, valorizzato e identificato nella sua imprendibile astrattezza, proprio quanto la verità che (come disse ancora quel Maestro) è una linea curva. Una magnifica Linea curva. Ma più di tutto ho parlato di due concetti "un impotenza apparente" e di "attriti", concetti questi che insieme danno i puntelli per far forza sul "Velo di Maja"...

.. e ora faccio a voi - maieuticamente - (come l'autore di Ishmael) una domanda:

- cosa generano anche gli attriti più spietati?

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le scintille,

.. forse come quelle che hanno illuminato questa intuizione e molto più certamente come quelle che rimangono a luccicare per sempre nei nostri cuori e in una gabbia vuota di un Gorilla che se ne andò da Uomo...

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