Re: l'angolo delle cose dolci

Inviato da  astro7 il 11/2/2011 15:16:16
Ciao Calvero,
mi trovo ora a leggere questo topic, e x me è come se m’invitassi “a banchettare”…..indi per cui colgo l’invito al volo.
Condivido l’intento che ti ha mosso a scrivere queste righe, quasi come a ricercare quel punto di equilibrio nascosto nei ricordi dei nostri vissuti.

Si dice che spesso cerchiamo “all’esterno” di noi ciò che più ci manca…..

Ad ogni modo, volendo esprimere una mia opinione, per me il “sentimento” dolcezza spazia nell’etere e nelle cose che vivo senza limiti di sorta.
Trovo la dolcezza in un’alba, in un tramonto, in un cielo stellato ,in un paesaggio innevato, nel mare all’orizzonte.
Trovo la dolcezza nei piccoli gesti quotidiani, quelli che passano quasi inosservati, come:
-un bimbo che cerca le braccia della madre mentre singhiozza dopo essersi sbucciato le ginocchia con una piccola caduta;
-una coppia di anziani che passeggia tenendosi per mano;
-una compagna che “spelucchia” sulla giacca del suo uomo perché “fa brutto” vedere quei fili messi lì;
-uno sguardo complice, dove non c’è bisogno di parole;
- cane e gatto che dormono l’uno accanto all’altro;
e mille altri esempi….
Trovo la dolcezza persino nei testi e nella musica di alcune canzoni, che mi riportano indietro nel tempo….mentre un sospiro fa’ bella mostra di sé.

Che dire...la dolcezza va solo ricercata...e magari, notata.


Ed ecco quindi, che mi torna in mente un episodio, un quadretto carino, che voglio condividere qui:
Tempo fa a casa di mio padre è giunto un agnellino.
Si era smarrito. Mio padre si chiedeva da dove fosse arrivato, dato che nelle vicinanze non ce ne sono di allevamenti (nemmeno a livello familiare).
Dopo un primo momento di sconcerto, non ha esitato e ha condotto l’agnellino nella sua piccola stalla, insieme agli altri animali….lì dove padroneggia un pastore abruzzese, il suo pupillo.
Il cane s’è subito mostrato entusiasta della “new entry” ed in poche parole stanno sempre insieme. Quando mio padre lascia uscire il cane per farlo scorazzare su e giù e fargli ritrovare il suo territorio, l’agnellino bela a più non posso e si cheta solo quando lo vede rientrare.
Mio padre li osserva incantato.
Ora, a me infonde molta tenerezza vedere il cane e l’agnellino vivere in simbiosi , ma ancora di più mi dona tenerezza e dolcezza sorprendermi a scorgere mio padre che li osserva, nascosto dietro il grande tronco di un gelso cinquantenario…..mentre un sorriso si accenna e accende il suo volto, ormai segnato dal tempo e da una vita di sacrifici.



Ecco, questo è quanto, per ora….un banalissimo episodio…
....ma mi riservo di intervenire ancora…sempre che la cosa sia gradita....


Una sola nota:

Citazione:
ma anche un ragionamento sulla dolcezza, perché no? (difficile eh)


Calvero, la mia è una sincera preghiera affinchè la parola dolcezza non venga dibattuta: sarebbe come sviscerarla del suo significato più intrinseco e “misterioso”.
Le parole semplici, così come i gesti e le cose semplici , vanno lasciate al loro posto e custodite gelosamente….affichè conservino il loro valore.

A presto.

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