Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  Davide71 il 14/11/2009 11:51:43
Ciao SITCHINITE:

il problema è per l'appunto che io non posso fare altro che crederti in ogni momento del tuo ragionamento, senza contare che quella stessa parola potrebbe essere usata in contesti diversi con risultati diversi. Supponiamo che in un testo sia utilizzato come noi utilizzeremmo la parola "razzo".
In un altro testo potrebbe essere usato come sinonimo di "scoperta", cioé qualcosa che "eleva" (spiritualmente) e "accende un fuoco" (la felicità della scoperta). Le lingue antiche sono appunto caratterizzate dal fatto che lo stesso termine ha livelli di lettura differenti e tu non riuscirai mai a dimostrare che il tuo sia quello giusto!
A meno che non dimostri che gli Antichi fossero in grado di far volare le pietre...
In sostanza la ricerca linguistica potrebbe servire moltissimo a te come ricercatore, ma se vuoi portare avanti credibilmente certe tesi devi offrire alla divulgazione altri tipi di ricerca.
Peraltro la linguistica offre dei sistemi di ricerca interessantissimi, ma molto troppo sottili. Per esempio Noé=N-U-H, che in latino si trasforma in N-V-S (U e V si scambiano con facilità, e anche H e S), che è la parola NAVIS, e che presenta rassomiglianze molto sospette con N-B-R (B e V si scambiano con facilità tra una lingua e l'altra; R e S molto meno, ma sono legate per altre ragioni).
Per esempio HeLLeNi é linguisticamente affine a TiRReNi, potendo la H trasformarsi in T e la L in R. Analogamente SyRia diventa HeLion, e via discorrendo.
Tutta roba interessantissima, per me, ma per molti noiosa e obiettivamente poco probante.

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