Re: Canzoni e simili

Inviato da  gronda85 il 23/2/2010 1:30:43
pane quotidiano

E se penso all’allegria che mi da un amica mia, con i suoi vestiti bianchi, i suoi sorrisi colorati
quando dice di volere un corpo bello, equilibrato, mangia solo cibo naturale con amore preparato
ma se cerchi di andare al di là dei suoi vestiti a fiori e seta,
dei suoi giochi dei suoi soldi, per l'equilibrio del pianeta
lei si alza sorridendo e dice "ciao" e poi va via,
dicendo "scusa ognuno ha il suo karma, in fondo non e’ colpa mia"
Insalata di riso bianco come il sorriso che la crema del latte da allo yogurt di frutta
bianca come la chiara dell’uovo sbattuto, come la panna montata con lo zucchero sopra
come il fior di farina che lei ha in cucina, bianca come lo yogurt anche se non fa rima
bianca come dovrebbe essere la sua coscienza che si scioglie come il pane e burro ogni mattina.
E c’è chi ha il pane dolce, la sua fetta di torta, c’è chi il pane lo ruba e il pane cresce di prezzo
c’è chi lo lavora, c’è chi fa fatica, e c’è il sapore amaro del suo pane quotidiano.
Un amico mio, un compagno, un bravo rivoluzionario, un tipo serio, intelligente e preparato
troppo preso dai problemi della crisi dello stato, di sé stesso e del suo corpo sembrava essersi scordato
ma il fegato dimostra ogni giorno quel contrasto tra i suoi nervi tesi e quel sorriso suo mai rilassato
o è il veleno che non ben ha digerito dopo il pasto,
ma il colore del suo viso che sembra essersi ingiallito.
Uova plastificate, liofilizzate, gente mineralizzata biodegradata
carne inscatolata gelatinizzata , deproteinizzata, supermarketizzata,
mangia verde artificiale devitalizzato, clorifilizzato, superindustrializzato,
frutta sciroppata supercolorata, dolce gomma artificiale, bilancia sbilanciata.
C’è chi ha il pane dolce, la sua fetta di torta, c’è chi il pane lo ruba e il pane cresce di prezzo
c’è chi lo lavora c’è chi fa fatica, e c’è il sapore amaro del suo pane quotidiano.
Io se mangio quando mangio se sono solo con me stesso,
garantito che non sono un bravo cuoco ma fa lo stesso
ce la metto tutta ma in cucina sai non sempre basta, poi finisce che non vado quasi mai oltre la pasta
certo che in ogni caso devo fare economia,
è che a volte se sei solo poi ti accorgi l’appetito se ne va via,
e molto meglio cucinare l'ho scoperto in compagnia,
pronto in tavola e qualcuno per scoprirne la magia
ma da quando vivo solo ho dimenticato gli stufati succulenti le patate al forno
i risotti le scaloppe la verdura intorno le ricette di torta appena pasticciate
il patè di fegato il salmone rosso lo champagne le aragoste il ricco caviale
non ricordo nemmeno che sapore hanno, forse ho dimenticato come si fa a mangiare.
C’è chi ha il pane dolce, la sua fetta di torta, c’è chi il pane lo ruba e il pane scende di prezzo
c’è chi lo lavora c’è chi fa fatica, e c’è il sapore amaro del suo pane quotidiano.


l' invenzione della tv


Inizia tutto in un laboratorio, un arrivo dallo spazio nuovo e meraviglioso
un apparecchio ipnotico, una luce elettronica, un tubo magico di vetro misterioso
I primi traumi,choc, i primi bambini risucchiati, affascinati quasi come magnetizzati
le signorine buonasera davano sorrisi, vecchi films, più che altro in grande quantità
Spiava tutto al suo passaggio, entrava in ogni casa, in ogni cuore di ragazza senza amore
1951 un milione di apparecchi, io ero appena nato, il tempo della sensazione, la nuova invenzione era nata la televisione.
Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione.
Poi vengono anche gli anni della grande ambizione, il boom del benessere, la corsa alle illusioni,
si vendono milioni di apparecchi, un'antenna trasparente nutre tutta la nazione
L’Italia Sophia Loren si è moltiplicata sugli schermi, ogni città è conquistata,
esplosioni di risate i varietà, show di lustrini , lo sport, pagliacci in grande quantità,
i giochi in cui rischiavi tutto, io non avevo niente, il tempo della sensazione, la nuova emozione, era nata la televisione.
Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione.
[ – mi hanno portato dentro la macchina…dopo…quando sono arrivata…quando sono arrivata…è, insomma…e dopo che…mi hanno messa, mi hanno messa dentro un sacco e…con una specie di anestetico…dall’esterno…c’era anche l’acqua…pensavo… penso che…che stavano su una soffitta…però stavano su una tenda da campeggio.…..???…no, era verde!!.– Cosa gli hai detto a papà quando li hai visti, cosa gli hai detto? - Papà ha strillato, m'ha detto ANNA.......................!!!]
Ma dopo 25 anni in bianco e nero di demagogie falsità a 2 dimensioni
forse per avere un altro sogno da sognare o per avere un trucco in più su cui contare
perché l’ hanno voluta loro, i padroni, per uscire dalla crisi vendendo altre televisioni,
arriva finalmente anche il colore nell’immagine, a colori anche il sogno come la realtà,
allora ero come Arlecchino, il tempo della sensazione, della fantastica emozione,
della nuova invenzione del colore della televisione.
Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione.
quando tanti anni dopo si recuperò il tubo magico di vetro e le sue facoltà
E quando più nessuno s’illudeva o si fermava, nessuno scivolava più su dubbi inutili
e quando ognuno conquistò la comunicazione riuscì a liberarsi dalla suggestione
allora la gente la sera rideva e ricordava il tempo in cui era facile abbagliarsi e non vedere più,
allora la gente la sera rideva ricordando il tempo della grande sensazione, della fantastica euforia,
della straordinaria storia dell’invenzione della televisione.
Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione

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