Re: Archeologia alternativa

Inviato da  _gaia_ il 24/10/2006 13:31:04
Ciao Ramingo
Grazie per l'articolo di Sartore. Anche se non lo condivido, è ricco di spunti su cui riflettere

A mio parere è una strana accozzaglia di concetti legati a forza e di "libere interpretazioni"...
L'autore dà una lettura molto molto parziale dei vari miti (come sempre, IHMO).

Per quanto so, si è avuto un avvicendamento dal culto femminile, che data a diverse decine di migliaia d'anni fa almeno, a quello maschile che lo ha soppiantato in una vera e propria "rivoluzione religiosa", avvenuta su tutto il globo anche se non contemporaneamente.

Brandelli di ricordo di questo culto ancestrale riaffiorano sempre, in varie forme tutte però riconducibili all'idea originaria di "Grande Madre", quindi più che un "ritorno ciclico" io vedo solo un riaffiorare qua e là di forme diverse che riconducono tutte a quell'originario tipo di spiritualità.

Mi spiego meglio (..spero).
Le civiltà della Grande Madre non erano certo quel cupo mondo delle Amazzoni che gli uomini d'ogni tempo (successivo all'avvicendamento di cui sopra) hanno temuto, esorcizzato, disprezzato a seconda del periodo.
Si paventa un "regresso" ogni volta che questo ancestrale "sentire" riaffiora tra le maglie di una civiltà da qualche millennio votata al maschile, e il maschile (vi prego non leggetela come una questione umana ma di "simboli") non sopporta questi ritorni.

Figure femminili di molti miti, come quelli greci ben descritti dall'articolista, sono null'altro che la manifestazione di questo disagio e spesso di questo timore/disprezzo da parte dell'uomo della civiltà "solare".

Iside è una delle tante figure femminili che sono state "inglobate" in un culto prettamente maschile/solare, credo per una questione di puro "Se non puoi combatterla, unisciLA a te" (tipico meccanismo per es. della conquista romana perpetrata anche attraverso la religione).

In un processo forse inconscio, la nuova religione solare ha trovato un ostacolo insormontabile e lo ha risolto a suo modo: poiché l'ancestrale culto della dea non accennava a scomparire, ritornando in forme sempre diverse ma con un'origine comune, il dio solare ha inglobato la dea "lunare" nel tentativo di controllarla.
Sto parlando ovviamente di processi e dinamiche "latenti", non di qualcosa razionalmente pianificato da chissà chi.

Le streghe sono un altro esempio di questo "ritorno" (non del culto in sé ma di brandelli di un "sentire" che evidentemente è insopprimibile): un rapporto diverso con se stessi e con il mondo -che non significa un rapporto "migliore o superiore" ma solo "diverso"- non poteva essere accettato dal culto solare (che nel caso specifico era il culto di Cristo - ma in ogni epoca il dio solare di turno ha cercato da un lato di porre un freno alla dea e dall'altro di inglobarne il culto all'interno dei propri riti).

Scusate se mi sono dilungata, probabilmente qualcuno più abile di me avrebbe potuto dire le stesse cose in due righe.


Una sola nota finale: oggi il cosiddetto ritorno della grande madre mi pare solo una grande buffonata, a volte fine a se stessa, altre purtroppo strumentale, per fini poco "cristallini".
Ma accostare l'originale culto della Grande Dea all'uso moderno (e distorto) che oggi se ne fa, a mio parere significa solo fare una grande confusione.

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