Re: Quale lingua per l'Europa?

Inviato da  Linucs il 21/3/2006 16:32:05
Le istituzioni dell'Unione Europea facendo dell'inglese la lingua unica dell'Europa, violano i Trattati europei.

Nessuna parola, ovviamente, sulla mutilazione della lingua eseguita dalla scuola-macellaio nella sua opera di trasformazione dei pargoli in cittadini del mondo, tutti uguali e tutti ugualmente stupidi, per non offendere la sensibilità - indovinate? - dei meno dotati (poverelli.)

La scelta dell'inglese come lingua dominante procura notevoli privilegi sul piano economico e politico ai cittadini dei quali è la madre lingua.

Ora il privilegio economico viene dalla lingua. Orsù, risolviamo il tutto con l'ennesima legge.

I cittadini dell'Unione europea di madre lingua diversa dall'inglese diventano stranieri nell'Unione e partecipano sempre meno alla gestione democratica della "res publica" europea.

Invece il migrante ci porta cultura, e non risente affatto del problema su scala nazionale, quindi più piccola. Moltiplicando i pesi e le misure potremo finalmente raggiungere l'Uguaglianza.

Le lingue europee, diverse dalla dominante, perdono sempre più importanza e l'identità culturale dei Paesi nei quali sono parlate è gravemente minacciata.

Dalla lingua inglese, e solo da quella, non certo dalle leggi speciali.

Se l'Unione Europea non arresta la corsa al monolinguismo e non torna al pluralismo linguistico perde la sua legittimità e il diritto di esistere.

L'aveva mai avuto?

E' per questa ragione, che noi chiediamo ai cittadini europei di avvalersi di tutta la loro influenza politica per lottare contro l'evoluzione dell'Europa verso il monolinguismo.

La nota influenza politica dei cittadini europei, dimostrata con il voto al referendum per il Trattato Europeo (i quattro gatti che hanno lasciato votare, s'intende.)

Lanciamo perciò un appello a tutti gli Europei amanti della libertà e desiderosi di conservare la loro identità e i valori veicolati dalla loro lingua affinchè esigano dal Parlamento europeo, dal Consiglio dell'Unione, dalla Commissione Europea:

Straordinario: i cittadini amanti della libertà si rivolgono al governo centrale europeo.

1. La priorità della dimensione politica nella questione linguistica, al dilà di ogni considerazione tecnica e finanziaria.

Tradotto: l'imposiziona di una lingua artificiale per legge, utilizzando lo strumento della scuola gratuita ed obbligatoria, braccio armato della rivoluzione culturale mondialista e terzomondista (mai dimenticarlo).

2. Il rispetto della diversità linguistica e culturale nella elaborazione di tutte le politiche comunitarie.

Traduzione: per diversità intendiamo in realtà la produzione di cittadini fotocopia, privi di storia, cultura e pensiero, buoni solo per votare come indicato dal televisore, dallo psicologo e dal sociologo, perfettamente intercambiabili.

3. Un regime linguistico delle istituzioni europee, scelto secondo regole democratiche e trasparenti, previo un vero dibattito pubblico.

Dibattito pubblico che viene concesso solamente in relazione a questioni assolutamente irrilevanti, da evitare accuratamente nel caso di trattati sospetti da firmare, confini da sbracare, leggi speciali da scrivere e cittadini da incarcerare con qualche scusa creativa.

4. l'adozione d'una politica linguistica fondata sul principio di uguaglianza dei cittadini e, di conseguenza, di uguaglianza delle rispettive lingue e culture.

Dove per uguaglianza bisognerebbe intendere "uguaglianza di fronte alla legge ed alle istituzioni", ma cogliamo l'occasione per creare un'uguaglianza di fatto anche nella sfera privata, con la patetica scusa di combattere le discriminazioni.

Soluzione: votare democraticamente a livello mondiale, e stabilire che il Cinese sia la lingua mondiale del millennio con un World Summit Global Forum Panel.

La favola è vecchia, ma qualcuno ancora se la beve...

Badombe> Con la cannuccia...

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=48&topic_id=1010&post_id=16142