Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 2/11/2015 19:54:42
Citazione:

effeviemme ha scritto:

In sostanza; più a lungo si è stati esposti ai condizionamenti che
apportano "peso" allo spirito, tanto più è importante mettere in atto pratiche
che aiutino ad "alleggerire" dalle zavorre.
Situazione che le persone giovani hanno vissuto meno a lungo e perciò
meno appesantite, ed i più anziani invece per più tempo, e per questo zavorre più "calcificate".
Mi sembra di aver capito.

Si è corretto.

Ma anche questa è una generalizzazione.

Siamo tutti uguali ma anche molto diversi per molti aspetti.

Ci sono persone che lavorano una vita e non riescono a liberarsi del tutto da queste sovrastrutture, automatismi, "appoggi" mentali. Altre ci riescono in brevissimo tempo ed in mezzo ci sono infinite possibilità, perché stiamo parlando di esseri viventi molto complessi e profondi. Noi.

Ma in fondo è una questione di fede, perché ogni essere umano può trasformarsi all'istante se decide di farlo in quanto dotato di facoltà straordinarie.

Ma liberarsi è difficile e può fare molta paura, perché dove prima c'era la "zavorra" si crea un vuoto e non è facile per chi non ha fede credere che è possibile vivere così, nel non-sapere, nel non-avere.

Eppure è proprio il non-sapere ed il non-avere da cui tutto nasce, compresa la Vita ed è sempre questo mistero che alimenta, sostiene e guida la Vita ed il suo divenire.

Ma noi abbiamo deciso, tanto tempo fa, di usare la mente al posto del Cuore e così facendo abbiamo perso la fiducia nel Mondo (Dio), perché non "tocchiamo" più ogni giorno il miracolo dell'esistenza in prima persona, ma lo osserviamo "dal di fuori", con le nostre menti, che possono solo vedere una manifestazione superficiale e distorta della realtà.

Ci vuole coraggio per "tornare indietro", perché da sempre ci hanno detto che si vive con la zavorra e che rinunciarci è da pazzi.

Io dico che è da pazzi vivere con la zavorra e la nostra oggettiva delicatezza e fragilità, mi conferma che la nostra Natura è quella di vivere con niente.

Le pratiche spirituali, progressivamente, portano al Nulla e, sempre progressivamente, si può tramite il "contatto con il Nulla" confermare che vivere nel Nulla non solo non è poi così spaventoso, ma che è proprio da quel mistero che arrivano tutte le meraviglie dell'esistenza, tutte le esperienze che ci fanno crescere, fino ad arrivare a trovare il senso della vita.

Mai avrei creduto di vivere, fare delle cose anche complesse ed anche per molto tempo, senza l'ombra di un pensiero, con la pace come compagna fedele che mi guida ed accompagna in ogni istante, rendendo perfetto il fare.

Le prime volte che mi è accaduto non riuscivo a credere di poter "funzionare" esattamente al contrario di come ero stato addestrato per moltissimi anni e di vedere che questo "funzionamento al contrario" (che poi è quello normale) permette una efficacia ed una perfezione nel fare che sembrano soprannaturali alle nostre menti.

Non lo sono, è normale per un essere umano vivere così, è assolutamente Naturale perché noi siamo esseri straordinari.

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