Nec: Giocare (pausa di spensieratezza o distrazione) lo è?
Si. La Vita è seria ma in quella serietà c'è anche il gioco e la spensieratezza.
Una cosa che mi piace del discutere con te, è che a volte, ma sempre inaspettatamente, mi poni domande difficilissime
Vere "bombe filosofiche"
Perfezione è realizzare l'intenzione.
Che ne dici? (dite...?)
Nec: L'attenzione non fa parte del pensiero?
Assolutamente no.
Fai una prova: senti il gomito destro. Sensazioni? Teso? ... stai pensando mentre senti?
Nec: Ma con Essere intendi la parte di ogni essere vivnete che è in tutt'uno col Tutto [...] ?
Si e no, ma questa realtà è una di quelle indescrivibili a parole.
Perché l'Essere non vive nel tempo ma non è lo Spirito.
Si può dire che l'Essere è la manifestazione dell'Anima in tutti i livelli di esistenza.
Anche io ci devo riflettere su questa cosa per diciamo... minimo 2.000 anni
Nec:...in tal caso qual'è la differenza con lo Spirito?
In parte ho risposto.
Ma per completare; lo Spirito è il Nulla e quindi "non è", mentre l'Essere è.
Sono il "prima e dopo", metafisicamente.
Il non-essere e l'Essere.
Il non manifesto ed il manifesto.
Nec:...o è un cosa che riguarda tutto, non solo gli essre viventi? Un sasso è un "essere"?
Nel modo in cui io uso queste parole, no.
Un sasso non è un "essere", ma "è", esiste.
Citazione:
Nec: Ha uno Spirito?
Si, perché lo Spirito è il Nulla e quindi è sempre ed ovunque.
Ricordi come sono fatti i nuclei degli atomi? Sono in grandissima maggioranza fatti di nulla.
E' Uno e moltitudine allo stesso tempo.
Lo Spirito è Uno ma ogni "cosa" ha il "suo" Spirito, che ha la funzione di guidarla e proteggerla.
Le cosiddette culture "primitive" sapevano di questa realtà. Infatti troviamo "lo Spirito dell'aquila", del ruscello, delle nuvole.
Dell'Uomo.
Ma e "sempre" Uno.
Francesca: Concordo sul fatto che l'apice della felicità non sia il posto dove
"vivere normalmente". Questo è argomento da culto dell'ego,
che spinge verso il raggiungimento dell'estrema felicità attraverso
le "cose materiali". Felicità effimera, credo.
A mio avviso non in ogni caso.
Anzi, spesso è il sintomo di un serio e reale bisogno ma che si cerca di soddisfare nel modo sbagliato.
L'impulso ad andare su' in modo esagerato, spesso è perché la persona è ferita, nell'Essere e nell'anima, ed ha ferite che non riesce a curare.
Crede che andando sù risolverà il suo problema perché vede tanta luce lassù.
Ed è vero, lassù c'è tanta luce ma non è quello di cui ha bisogno.
Ha bisogno di curare le ferite e ci si cura a letto, non in discoteca.
Ma andando su la luce di cui è riempito fa dimenticare le ferite e sembra che tutto è a posto.
Eco la ricerca ossessiva del piacere, di fare "festa", delle continue distrazioni per divertirsi.
Ma non è così che si curano le ferite dell'Anima.
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