Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?

Inviato da  Ippia il 24/1/2013 1:59:27
Citazione:

Calvero ha scritto:
Citazione:


Mi giustifichi quello che hai detto per favore? Voglio capire cosa sostenete tu e Calvero.



Ciao Ippia e, innanzitutto, benvenuto. Partito con tematiche leggere eh ..

Comunque.
Proprio in forza di quanto espresso da Manfred io non sostengo nulla, cioè così come si vorrebbe intendere comunemente il "sostenere". Ma in queste riflessione tutto deve trascendere; forma, sostanza, non esistono. Per quanto il linguaggio deve fungere da comune denominatore e comunicatore, ci sarà sempre una cruciale parte incomunicabile, che non vuole sentire ragioni.

- quel che ha portato Manfred con la sua esperienza mi ha colpito a livello intuitivo e in un nano-secondo ho colto il sentire di quanto lì era scritto. Altro non si può dire.

Citazione:

Senza la ragione tu non sapresti nemmeno di "star percependo".


Io ci metto un bel ---> colcazzo. Non sono d'accordo. Ovviamente è ciò che penso io e non è Legge. Perché dovresti saperlo?? .. vedi la trappola della ragione?

Domanda per te (affatto provocatoria, sia chiaro):

Quali nozioni di Leibniz sondano la questione del ritorno dell'uguale?


Guarda qui dobbiamo metterci d'accordo su cosa è per noi ragione e cosa intuito. Se fossimo solo intuito saremmo né più né meno che gatti (figata, per altro).
Solo tramite la ragione e la formulazione di idee, concetti e quindi linguaggio riusciamo a intuire le categorie, i valori, le idee appunto.
Ragionando sviluppo il concetto di percezione--> comprendo di star percependo. Altrimenti sarei soltanto un qualcosa che percepisce inconscientemente.

I problemi dell'uomo, l'infelicità e i mali dell'anima che da sempre ci affligono sono sorti il giorno che abbiamo compreso di esistere, il giorno in cui abbiamo scoperto l'esistenza.
Nefasto fu quel giorno.

Boh ma poi che razza di contrasto è intuito-ragione??? l'intuito è strumento della ragione! anzi ne è motore! Concordi? se non concordi domani mi spiego.

Per leibniz.. tu per caso studi filosofia? Perché nel caso se conosci approfonditamente l'argomento dammi la tua opinione (e sul mito e su leibniz). Io purtroppo per quella citazione mi son rifatto a qualcosa che mi fluttuava nella memoria e che ho letto un paio di anni fa al liceo (si sono giovine) poi oggi ho cercato nei libri di storia della filosofia ma non l'ho ritrovata. Forse non era leibniz ed era spinoza.. comunque era uno di "quelli lì".
Di sicuro era un concetto molto marginale, magari frutto delle perigrinazioni di Abbagnano o magari era solo una sparata che l. aveva sentito il bisogno di dire. fatto sta che intuitivamente l'ho colta come vera, come tu hai colto gli aforismi di Manfred.
In ogni caso, leibniz è stato il grande formulatore dei limiti e degli infinitesimi quindi in una maniera o nell'altra c'entra.

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