Re: Sul perché non è Giusto mangiare la carne.

Inviato da  Pispax il 26/9/2012 17:41:13
Vorrei chiudere una volta per tutte la questione dell'igiene alimentare.
Approfitto del post di Stefo per farlo.


Citazione:
Dunque, Pispax, ci sono centinaia di articoli e studi sul perché la dieta vegetariana o vegana è da preferirsi a quella onnivora.

A cui si contrappongono migliaia di studi e articoli che sostengono che la dieta migliore sia quella dove si mangia un po' di tutto.
Non è un problema di abbondanza delle fonti e neppure della loro autorevolezza. E non è neppure un problema di poco conto.
Poi vediamo perché.






Citazione:
Tornando alla storia annosa e futile della B 12, ti riassumo i termini di quello che per me è un falso problema. Infatti, se si sostiene che mangiare vegano fa benissimo tranne che per il fatto che manca vitamina B12, dove sta il problema a prendere solo qualche cereale rinforzato o qualche integratore di B12 di origine naturale e non chimica?
...
si mangi vegano e si assuma la b12 non da laboratorio. Punto


Nessun problema, in effetti. Si possono mangiare cereali "rinforzati" a volontà e anche assumenre integratori a proprio piacere. Tutta roba che in natura non esiste, fra l'altro, ma lasciamo perdere.
Il problema non è quello.

Piuttosto una domanda: perché quella "da laboratorio" no?
Non fa bene nello stesso modo?
E' tossica?
E chi sono quei fessi che spendono dei soldi per produrre in laboratorio integratori inefficaci?

Perché deve essere PER FORZA "di origine naturale"?

Tutto questo serve solo a sottolineare come anche per te, che pure ti vanti di aderire alla dieta vegana solo per motivi di "salubrità", in realtà sono presenti dei principi diversi. Al punto che ritieni preferibile mangiare dei prodotti piuttosto "innaturali" invece che mangiare la carne o una di quelle "porcherie" prodotte dalla chimica.

Questa è una cosa che lascia intendere una scala di valori ben precisa, che va oltre la semplice idea dell'igiene alimentare.







Citazione:
L'accusa dei "carnivori" è quindi di ordine, diciamo così, "morale", e cioè: come, voi sostenete che queta è la dieta ideale per l'uomo e poi vi manca una cosa così importante come la B12? Ma, se la mettiamo su questo piano, ricordo che la B12 altro non è che il risultato di un'attività batterica. Se noi non lavassimo la verdura e la frutta con gli standard odierni, sulla frutta e la verdura, ce ne sarebbe eccome! (ricordo che ne basta un milionesimo di grammo al giorno!).

L'"accusa dei carnivori" semmai è di ordine pratico, non morale.
E' la dieta a essere funzionale all'esistenza, non l'esistenza a essere funzionale alla dieta.
La vitamina B12 è un buon esempio per illustrare l'argomento.


Per dire, i musulmani e gli ebrei fanno benissimo a proibire la carne di maiale. Questo precetto riflette una condizione geografica ben precisa.
Se te ti mangi un paio d'etti di lardo mentre stai attraversando il deserto del Sinai con la temperatura a 50 gradi, la cosa non è che ti faccia esattamente bene.

Però la stessa considerazione diventa assurda e nociva se te sei un musulmano o un ebreo che ha deciso di trasferirsi in Siberia.
In quel caso non solo decadono gli impedimenti climatici che ti rendevano problematico il mangiare la carne di maiale, ma le nuove condizioni rendono del tutto irrazionale che tu continui a non farlo: il freddo siberiano ti richiede molto di più l'uso di calorie "pesanti" come quelle fornite dal grasso animale.
Sono semplicemente più funzionali al nuovo ambiente.



La scienza nutrizionale dice una cosa semplice: tu hai bisogno di un certo numero di sostanze.
Punto.
Se mangi un po' di tutto hai moltissimi "fornitori" da cui procurartele.
Quindi puoi alimentarti anche a casaccio: visto che questi "mattoni" si trovano in molti posti, se una cosa oggi non la prendi dall'alimento A, con ogni probabilità la prenderai domani dall'alimento B.
E' un tipo di approvvigionamento che si basa più sulla statistica che sulla consapevolezza.

Se invece si rinuncia sistematicamente a mangiare un certo tipo di alimenti, devi stare molto attento a procurarti dei "fornitori" alternativi, anche se inusuali.
Quanto più stretto è l'ambito della tua dieta, tanto più questa attenzione dev'essere maggiore.
Se l'ambito è strettissimo allora l'attenzione dev'essere ferrea.

Questo ci riporta alla domanda sul "perché".
Tu esci per fare shopping e la città è piena di negozi, ma te hai deciso che gli unici negoi dai quali vuoi comprare le tue cose sono quelli di via Verdi.
Questo ti costringe ad adottare soluzioni piuttosto bislacche.
In via Verdi non ci sono negozi di mobili, per dire, e te per avere il tuo armadio devi portare dal falegname di via Verdi le cassette di legno che hai acquistato in via Verdi per sistemarle a dovere prima che il fabbro di via Verdi ci metta le cerniere degli sportelli (sportelli che una volta erano semplici finestre di una casa di via Verdi).

Perché allora tutta questa fatica?
Bastava andare dal mobiliere in via Doninzetti e comprare un armadio.




Ogni volta che chiedo a un vegano "perché" non mangia carne, le prime due risposte che ottengo sono sempre le solite: la carne è piena di "porcherie chimiche", e poi viene ottenuta "schiavizzando gli animali".

Eppure basta sottoporre queste tesi a un semplice stress test per vedere che sono tesi non determinanti.
Visto che della vitamina B12 ce n'è bisogno, e visto che il nostro organismo è strutturato per ottenerla con semplicità dalla carne, allora la soluzione razionale al limite è di allevarsi da soli i propri animali e nutrirli e curarli a proprio piacimento; e poi, visto che di B12 ne basta davvero poca, dopo una macellazione assolutamente pietosa e fatta in tardissima età (cioè un'età che se l'animale fosse stato libero in Natura sarebbe già stato ucciso da tempo dai predatori o morto di fame in un campo arido) uno si tiene la carne nel congelatore e se ne mangia un cubetto piccolo piccolo ogni due settimane.

Niente "porcherie chimiche", niente schiavitù, addirittura MENO violenza che nell'ordine naturale delle cose.
E poi si potrebbe tranquillamente rinunciare a soluzioni "innaturali" come i cereali "rinforzati" o gli integratori.


E' la dieta a dover servire l'uomo o è l'uomo a dover servire la dieta?

Quello che succede è che tutti quanti loro, quando gli propongo una soluzione del genere, mi guardano come se fossi scemo.
Credo che abbiano ragione: dal LORO punto di vista io sono effettivamente scemo.
Questo è dovuto al fatto che aderiscono a dei principi morali che gli fanno ritenere preferibile un'alimentazione complicata e "innaturale", ma che non preveda carne o derivati, a un'alimentazione tutto sommato più semplice e "naturale" che però preveda l'utilizzo di queste cose.

Perché si può sostenere a lungo che la B12 sia un "falso problema" e che se noi non lavassimo le verdure ce l'avremmo lo stesso: però quello che resta è che noi le verdure LE LAVIAMO, e quindi tocca affrontare questa realtà.
Magari non a tutti fa piacere ottenere la B12 sgranocchiando gli insetti, sai com'è.



In questo contesto me ne sbatto abbastanza la fave di sapere se una dieta a base di lombrichi della California faccia più o meno bene di una dieta a base di pinoli: voglio capire quei principi morali.

(E se continui a sostenere che PER TE è solo un probema di igiene alimentare, allora preparati a render conto del tuo disgusto per le "porcherie chimiche")

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