Re: Adamantio e "Video-pillole" di saggezza

Inviato da  Calvero il 13/7/2012 18:07:00
In una struttura senza pari, De André ha elaborato il suo testo criptico, attraversato da allegorie e una feroce satira politica.

Il quadro estrapolato da un periodo storico di un altro 9/11 ha scapicollato la coscienza collettiva in quella "pace terrificante" precisamente culminata nella farsa dell'ideale e delle promesse bugiarde, intrinseche agli eventi che meglio possono essere manipolati e propagandati dal Potere. Quella farsa materializzatasi attraverso lo sdoganamento di tutte quelle parole figlie [di puttana] di una democrazia pronta a fungere da cavallo di Troia nel mondo prossimo alla lobotomia generale; di una voglia di libertà e di Lotte trasfiguratasi in mediocrità, omologazione e dove i RE MEDIA hanno assorbito il battere dei tamburi di coloro che potevano usarli a dovere, con il loro - adatto vaffanculo - e invece hanno usato solo il culo, il loro, vendendoselo. Per sempre.

La satira tagliente di questa poesia che potrebbe definirsi giornalistica, come una lama dà prova dell'ultima volontà di sfregio con questa denuncia in musica (e che musica) alla società storpiata e affacciatasi dopo il "68; a denunciare la nuova piramide di Cheope e il QUARTO REICH presagito e individuabile sotto la pelle della storia; tutto costruito e gestito sull'illusione di un abbattimento di un'imponente Icona. Tanto iconografica, tanto simbolica quanto millantatrice, pateticamente traditrice e sovvertitrice, in realtà, di un beato cazzo al cubo.

La genialità della "Domenica delle Salme" non andrebbe osservata univocamente in luce di una sconfitta politica e di rivoluzione culturale. Poiché quella forza giovane, l'unica che di striscio poteva ancora permettersi come ultimo baluardo di chiamarsi tale, non lo ha fatto. E no, non è solo questa la disillusione. Vi è qualcosa di più tremendo e agghiacciante in questo viaggio storico dipinto da De André sulla umana e dell'umana volontà a ribellarsi: - la comprova di quale pasta sia fondamentalmente fatto l'uomo.

Se pur in ultimo rigurgito di speranza ci si immagina una vibrante protesta da Palermo ad Aosta, è il dirompente canto dei grilli notturni a stendere una coperta sulla notte e sull'ultimo presagio avveratosi e sempre work in progress, tanto in progress da poter ancora [il mondo] far finta di non sapere che un'altra icona di cemento a ghettizzare un popolo, non può (non deve) essere abbattuta in quanto non tornerebbe così comoda a sdoganare la democrazia fascista, rampante e rincoglionente della nostra epoca. Lì, in Palestina, il risultato lo si è già ottenuto.

Benvenuti nel quarto Reich


Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=6995&post_id=218636