Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  incredulo il 17/4/2012 17:24:53
PadijtLee ha scritto:

Citazione:
Ora questa giornaliera realtā convalidata dal linguaggio e dalla temporalitā ci porta a considerare tutto con i metri fittizi che falsamente ci siamo imposti: quindi un testo religioso č per forza qualcosa di vero, materiale, un UFO ufologico, Dio deve per forza essere come un uomo, finito, barbuto, giudice, osservatore, il misterioso essere umano č troppo complesso per non essere stato ibridato dagli alieni ed infine il contenitore, l’Universo, al quale gli si vuole per forza misurare un inizio, una fine, una capacita in ettolitri, un volume in kmq e un peso in kg. Paradossi, come quello di imporsi un tempo e poi cercare di oltrepassarlo per poter viaggiare in esso per visitare il passato o il futuro, sono abbagli per non comprendere il Logos, per non comprendersi e per perdersi in astruse teorie fanta-para-cosmo-buffe.


PikeBishop ha scritto:

Il Logos, la parola e allo stesso tempo anche la ragione, e' uno strumento peculiarmente umano con cui gli uomini usano descrivere ed interpretare il mondo, cioe' quello che esiste dentro la loro testa e che si presuppone che sia una RAPPRESENTAZIONE di una "Realta'" esteriore (non la realta' stessa), direttamente inconoscibile dal punto di vista dell'Uomo, che e', appunto, nella parte posteriore della testa, quella che non vediamo ma che e' TUTTO cio' che vediamo.
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Senza l'entusiasmo (la Grazia) non possiamo essere umani (Cristiani) e probabilmente quello e' il senso originario del racconto della Genesi, non la differenziazione tra Creatore e creato, concetto alla base di tutti i nostri guai. Tutto e Divino, ma il Logos non puo' comprenderlo e per farlo deve crocefiggersi, cioe' adattarsi alla vita sociale del crocicchi, alla sua disciplina allo scopo di conoscere quel che gia' sapeva dal principio, quando era uno sciamano mistico ed in diretta comunicazione con il Tutto.


Due differenti approcci che dimostrano quanto sia difficile esprimersi con le parole, parole che hanno quasi sempre interpretazioni diverse.

Per PikeBishop il "logos" č una caratteristica prettamente individuale, nell'uomo č una caratteristica che tende a porsi al centro del mondo ed č IMPOSSIBILITATA a conoscere Dio essendo INCAPACE di andare OLTRE SE' STESSSA.

Dio si conosce con la Grazia o Spirito Santo dei cattolici che permette l'ACCESSO DIRETTO alla divinitā.

Per PadijtLee il "logos" č Dio stesso che la nostra mente č IN GRADO di comprendere essendo il "logos" la MATRICE UNIVERSALE del creato.

Solo tutti i vincoli autoimposti dall'uomo stesso danno una visione limitata del "logos" ed impediscono di coglierne la vera "essenza".

Entrambi concordano comunque sulla difficoltā della mente di percepire Dio e concordano sul fatto che Dio esista.

Concordano entrambi che al di lā delle definizioni, al di lā delle religioni o delle dottrine filosofiche, al di lā della BIBBIA, al di lā dell'uomo ESISTE Dio, SANNO che Dio esiste.

Coloro che si perdono sui dettagli delle PAROLE o delle DEFINIZIONI non possono CAPIRE perchč Dio esista.

Saluti

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