Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Calvero il 30/7/2011 14:35:22
L'etica in rapporto alla religione, cercandone le differenze, è un po un azzardo.

La religione è un edificio che si struttura su esigenze di imposizione trascendendo da una volontà di Fede primigenia, cui si è deciso che essa (la Religione) sia "faro" e "accordatrice" per coloro [che a quella Fede] hanno deciso di dedicarsi con una consapevole volontà di aggregarla in una data comunità.

Ergo da qui puoi dedurre come una simile sovrastruttura sia intrinsecamente auto-gestita decidendo essa stessa come determinati valori abbiano una determinata qualità in rapporto ad una formula arbitraria di cosa sia "bene e male", cosa "vizio e virtù", cosa "giusto" cosa "blasfemo". Ma il rapporto di queste forze ha un fine auto-giudicante che in realtà cessa di mettersi in rapporto con l'esistenza in senso determinato e in senso logico. Indi si crea un rapporto di egocentrismo che và dall'individuo che abbraccia quella data Fede, e da quella data Fede si va agli individui che si aggregano in essa.

In questa "diatriba" invece, l'etica rimane estranea a queste logiche o "filosofie" (molto tra virgolette). Essendo l'etica una struttura e un filtro che si affaccia alla realtà, che si impone di essere a-morale nonostante nasca da quel "regno", e di esercitare il principio fondamentalmente del RISPETTO, essa stessa si sgancia dai fenomeni di aggregazione e anche dalle logiche di una data collettività, quindi di un popolo. Si impone come volontà indipendente se pur può essere condivisa in forma di principio. Vuole cercare un comportamento che possa oggettivizzare i valori che possono essere corroboranti all'esistenza, alla sua educazione e a un comportamento che pretende di essere giusto ma senza avere sopra la sua testa, per così dire, la spada di un Giudizio superiore tanto inappellabile quanto oggettivamente non-comprovabile.

Tornando alla tua domanda, dovrebbe risultarti interessante come questa differenza per l'etica, puoi trovarla con la religione solo scavando l'origine stessa della religione e giungere così alla volontà primigenia che la comanda e l'auto-rigenera.

Più importante sarebbe identificare - i perché - in un rapporto di forze, tra uomo e volontà di Vita.

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