Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  NeWorld il 30/7/2011 0:14:53
Risposta al post di Calvero Inviato: 29/7/2011 22:07 - Re: Tesina sull'11 settembre

Sintetizzo: fare di te medesimo un Tempio.

Il tempio è il luogo dove dimora un Dio,destinato al culto. Il significato non cambia. Ho l'impressione che si stia centralizzando l'uomo come se fosse il centro di tutto l'universo. Liberi di pensarlo.
Io invece mi sento come Davide,lo scrittore del Salmo 8:3-4: "Quando vedo i tuoi cieli, le opere delle tue dita, La luna e le stelle che tu hai preparato,Che cos’è l’uomo mortale che tu ti ricordi di lui, E il figlio dell’uomo terreno che tu ne abbia cura?"

Davide da giovane era un pastore e molte notti,curando le sue pecore,rifletteva sul cielo che lo sovrastava. Non conosceva neanche una minima parte di quello che oggi noi sappiamo della meraviglia dell'universo.
In paragone con questo si sentiva minuscolo,e si meravigliava di come Dio si prendesse cura di lui. Davide conosceva un Dio amorevole,che si prende cura dell'uomo. E' a quel Dio che mi riferisco.

Ti sei domandato su che frequenze stiamo parlando - qui - di termini come imposizione, Dio, religione, e in un ottica legata al ciclo della storia?

Stai legando Dio e la Bibbia alle religioni. E se queste avessero lo scopo di ALLONTANARE le persone da Dio? Se una religione travisa ciò che dice la Bibbia,lo usa per i propri scopi, o addirittura fa di tutto per tenerla lontana dal popolo,come può degnamente rappresentare Dio ??

Chi siamo noi, chi sei tu, per dire "ma se non lo cerchiamo"?
Io non sono nessuno. Ti faccio un esempio: Se vuoi trovare la verità (o almeno andare nella sua direzione) sul 11/9 devi cercare...poi sei libero anche di non farlo. Nessuno ti obbliga.
Stessa cosa: se vuoi trovare la verità (o almeno andare nella sua direzione) su Dio, devi cercare ...poi sei libero anche di non farlo. Nessuno ti obbliga.

Questa è una frase maledetta. Da maledire. Una frase che, insieme a tutte le frasi dello stesso stampo, sulle coscienze dei bambini ma non soltanto, ad esempio, insinuano quel maledetto senso di Colpa. Noi, noi ... noi! sempre in rapporto a un LUI, a qualcosa che "dall'alto" comunque in qualche modo può ritenerti morto o colpevole o giusto o chissà, nella sua grazia. E' ora di finirla con queste bestemmie. Si è ammalato il mondo con queste bestemmie.

Cos' è il senso di colpa? Il risultato di una coscienza che ci richiama all'attenzione un errore che abbiamo commesso. Non lo definirei "maledetto" se un soldato al ritorno dalla guerra in Iraq,si sente in colpa per aver commesso ciò che la coscienza gli condanna. Forse il mondo si è ammalato per il motivo opposto.

poiché è un processo logico e non dogmatico.

Bene questo è il punto. Io credo in Dio, avendo raggiunto questa consapevolezza tramite un processo logico,dove la ragione ha un ruolo determinante.
Chi ha insegnato che la fede è credulità?

Non la Bibbia! Anzi la Bibbia definisce la fede così: “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1)
“Sicura aspettazione” traduce il sostantivo greco hypòstasis. Questo termine è comune in antichi documenti commerciali su papiro. Rende l’idea di qualcosa che sta alla base di condizioni visibili e garantisce un futuro possesso. Si puo anche definire così: “Fede è l’atto di proprietà di cose sperate”. (Moulton e Milligan, Vocabulary of the Greek Testament, 1963, p. 660)
Il sostantivo greco èlegchos, tradotto “evidente dimostrazione”, dà l’idea di produrre PROVE che dimostrino qualcosa, in particolare qualcosa di contrario alle apparenze. Queste prove rendono dunque chiaro quello che prima non si capiva e perciò confutano ciò che è semplice apparenza. “L’evidente dimostrazione”, o prova convincente, è così concreta o vigorosa che tale è definita la fede.

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