Re: La seconda venuta di Gesù Cristo

Inviato da  Polipol il 30/5/2011 13:20:26
Questo è il mio primo post, come ironicamente fa notare il forum di LC, i nuovi arrivati fanno sempre i saputelli e solo i vecchi iscritti, nella loro tenacia, hanno la virtù di una dotta ignoranza...
Questo topic mi ha invogliato a scrivere delle cose che qui non sono ancora state scritte mi sembra, non per convincere qualcuno ma per il semplice fatto che almeno siano espresse in mezzo al resto.

Vorrei far notare innanzitutto che Gesù nella sua vita terrena ha rifiutato ogni potere temporale dicendo tra le cose che il suo regno non è di questo mondo, e nel vangelo di Giovanni ha chiamato il demonio con l'appellativo "Principe di questo mondo". Ha deluso l'aspettativa messianica degli ebrei che attendevano un messia regale, che ristabilisse il regno di israele, cosa che gli chiedevano persino i suoi discepoli anche dopo la resurrezione (sin confronti con l'inizio degli Atti, e con la delusione dei discepoli di Emmaus). Anche per questo venne chiamato pietra d'inciampo. L'economia della salvezza e della redenzione dell'umanità aveva altre strade che i più non comprendevano...un profeta, un giusto, non poteva morire in quel modo perché Dio l'avrebbe riscattato.
Al di là della storia terrena si profila invece il Regno, quello che si invoca nel padre nostro, che verrà stabilito definitivamente da Gesù e di cui noi siamo come degli embrioni... È una questione tutta trascendente. Per questo la dottrina cristiana ha sempre stabilito con fermezza che il ritorno di Gesù sarebbe avvenuto solo alla fine dei tempi, cioè che col suo ritorno si apriva una nuova umanità, ontologicamente diversa, e vivente in un eterno presente. Il suo ritorno poi non sarebbe avvenuto in forma umana individuale, ma in una maniera che non riusciamo tanto facilmente a supporre, viene detto infatti "nelle potenze informali", nell'Etere splendente, nelle nubi, così come è salito al Cielo con il Corpo di Gloria e via dicendo... Questa la ritengo ortodossia cristiana, ovviamente si è liberi di rifiutarla, ma un po' meno di stravolgerla. Invocare il ritorno di Gesù nella maniera in cui viene fatto prevalentemente in questo topic non è dissimile da ciò che si attendevano le genti d'israele 2000 anni fa. È la speranza in un regno con la "r" minuscola. Invocare un messia temporale, un re divino, un giustiziere, sono tutte cose che, sempre secondo la dottrina cristiana, troveranno realizzazione immanente nella venuta dell'anti-cristo, che come controparte del suo "mandato" apparirà come un ristabilitore della giustizia sulla terra.
So che è un atteggiamento inopportuno quello di fingere di ergersi a corretti interpreti di dottrine sacre, assumere toni come quelli che ho avuto adesso, ma ritengo che davanti a certe cose bisogna sapersi assumere certi rischi...
ora dopo essermi fatto "portavoce di verità..", torno a farmi qualche domanda...
un saluto a tutti

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