Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Santaruina il 9/1/2006 18:40:16

Ciao Soleluna

molto interessante la tua precisazione e il link

La struttura nervosa che presiede ai comportamenti gerarchici, e fra questi quello di sottomissione al capo, si trova nell’R-complex. La sensazione è di tipo magico (6), etereo, impalpabile, non osservabile né sperimentale ed ha gradi più o meno alti di illogicità ma è accettata per fede. Infatti il pensiero magico ha la sua origine inconscia nell’R-complex e viene elaborato e reso cosciente dalla corteccia cerebrale, che tenta di dargli una parvenza di razionalità o lo rifiuta. L’R-complex possiede la capacità di stabilire relazioni fra i fenomeni, ma in una forma diversa da quella neocorticale; la relazione non è razionale, ma di tipo temporale (post hoc, propter hoc). Ciò conduce ad attività di routine, di conformità a situazioni precedenti, di ritualizzazione di comportamenti, ovvero ad atti ossessivo-coercitivi (pensiero magico).

Il pensiero magico quale eredità del cervello rettiliano, è una spiegazione affascinante.
Tra l’altro Mc Lean, l’autore dell’articolo, cita proprio lo studio Jaynes quale conferma della propria teoria:

Noi dobbiamo il pensiero in sè, o più esattamente la Consapevolezza di Essere al cervello rettiliano.
Il cervello rettiliano NON esamina il particolare e non giudica. Il cervello rettiliano è dotato di un sistema di Orientamento molto aperto, molto profondo e non applica (quasi) delle vere e proprie distinzioni.
L'unico suo problema è di obbedire all'Essere Superiore di Immensa Potenza. (vedere le conferme nella ricerca di Julian Jaynes).


Resta però irrisolta la questione fondamentale: l’ Essere Superiore di Immensa Potenza che “dà le direttive”, è creazione del cervello stesso?
Domanda ovviamente destinata a rimanere irrisolta.

Sullo stesso tema è apparso oggi su Comedonchisciotte un articolo
di John H. Brand che riprende lo studio proprio di Mc Lean

Ora lo sapete: voi ed io abbiamo tre cervelli la cui evoluzione è durata milioni di anni e ognuno di essi impone le proprie priorità sul nostro modo di comportarci.
Nel suo lavoro più importante (The Triune Brain In Evolution) MacLean dice: “… il proencefalo (termine con cui viene descritto l’insieme dei 3 cervelli ) potrebbe essere paragonato al conducente di un veicolo…
Una differenza fondamentale è che, nel corso della sua evoluzione, esso ha acquisito tre distinti conducenti, tutti seduti in prima file e tutti con idee differenti”.


Non so perché ma mi torna in mente Platone e il mito del carro guidato da tre nocchieri.

Blessed be

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