Re: Se Dio è buono perché c'è il male?

Inviato da  sever il 2/4/2009 15:13:15
Per Yarebon:
il termine Dio è un attributo ed implica in sé la perfezione. La perfezione si raggiunge solo dopo aver sperimentato tutto. Perché, dunque, Dio avrebbe bisogno di esperienze se ha già sperimentato tutto? Che senso ha ripeterle? Cosa avrebbe da imparare?

Le esperienze servono a ciascun essere ragionevole, affinché cresca in conoscenza sia materiale sia spirituale. La mèta è divenire simile al Dio che l'ha generato, così come il bambino, raggiunta la maggiore età, diviene un uomo simile al padre che l'ha generato.

Ciò che manca all'inizio dell'evoluzione, e nella beatitudine originaria della perfezione, è la Coscienza di ciò che si possiede. Il figlio perfetto generato da Dio non sa apprezzare ciò che ha, perché non ha termini di confronto, non è è cosciente degli opposti. Allora decide da sé di cimentarsi nella materia, affrontando la dura trafila dell'evoluzione. Alla fine diviene Cosciente di ciò che è realmente e sa apprezzare ciò che ha riguadagnato. Ritorna ad essere simile a Dio, al Padre che l'ha generato. Non ha più bisogno di fare altre esperienze.

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