Re: Sezione sulla Bibbia

Inviato da  benitoche il 11/5/2007 4:14:05
Citazione:

mc ha scritto:
Sinceramente, non trovo appigli nelle tue parole per ritrovarmi aggrappato alle chiappe di qualche dio.
Intendo dire che ho l'impressione che la tua interpretazione di cio' che hai provato e che provi tutt'ora sia piu' un ritorno alle tue origini piu' che un avvicinamento allo spirituale (ovvero, un avvicinamento allo "spirituale indotto" che ti e' stato insegnato, piu' che altro...).

Ma visto che stai provando a esplicare meglio a mpi, mi accodo per capire meglio cio' che intendi.

Spero che mpi mi sopporti

Il proprio "se' superiore" sembra piu' una cosa individuale e umana piuttosto che divina in origine.

Individuale,umana,divina per me è tutto la stessa cosa (goccia di divinità)

Il caso, inoltre, rappresenta l'incontrollabilita' della vita, quindi, una vera grana per chiunque cerchi di ritagliarsi dei margini di controllabilita' in essa.
In effetti, potrebbe risultare rassicurante ipotizzare che non esista, ma quanto bisogna esserne convinti perche' abbia risultati sulla propria persona?
A volte, la convinzione e' blanda e questo porta piu' problemi che benefici al proprio vivere.
Tutto per dire che le certezze sono pericolose quanto le incertezze, a volte.

Una sera una donna,insieme ad altri amici ,venne a cena nella mia casa in campagna,mancava la mia donna;finita la cena pian piano tutti andarono via.Dopo 20 min. bussarono alla mia porta ,era lei,un tipo le aveva letteralmente distrutto la macchina,passammo la notte insieme.Solo dopo mi raccontò che era quello che voleva ma non sapeva come ottenerlo
Il caso non esiste

Non e' importante credere in dio o meno, e' importante come viene vissuta la propria convinzione.

Dio, il concetto di dio, piu' che rappresentare una verita' assoluta, rappresenta un "ombrello nei tempi di pioggia".
E' positivo, solo, fino a quando non entra in contrasto con la propria vera natura (cio' che si e' in coscienza...)...
Una tecnica psicologica. Una terapia contro l'insicurezza e la morte.
UN PLACEBO.
Non sono contrario ai placebo in medicina, anzi... ma se sto male veramente, preferisco darmi pena a trovare le cause del male per poi affrontarle.... e non l'illudermi di poter guarire con una comoda pasticca, evitando i dolori del proprio male......... Sarebbe come tradire me stesso, mentire alla mia coscienza.

Un placebo deve poter essere ritenuto una medicina, altrimenti nn ha nessun effetto di riflesso: beh, io non ne posso prendere piu' ormai...
ehehe...

Il concetto di Dio è ancora un problema ma il sentore lo avverto con insistenza.E poi dai,l effetto placebo,non esiste argomento migliore per convincersi dell esistenza di un qualcosa di superiore,di un qualcosa che pervade il fisico a suo piacimento
Come quando arrossiamo dalla vergogna,incontrollabile.. chissa

p.s.: grazie per avermi dato del "saggio"... esagerato...

Esagerato?

mc

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