Re: Il senso della vita

Inviato da  mc il 29/3/2007 11:18:53
Citazione:
Il dato rilevante, oltre all'aspetto quantitativamente non paragonabile dei due casi, è che oggigiorno drogarsi è diventata un'abitudine coatta che esprime l'assenza, rilevantissima nelle masse, di un senso della vita che non vada oltre il vuoto materialismo edonistico.

Abitudine coatta?
E perche' andare in chiesa e pregare cosa credi che sia?
Se le droghe creano artificialmente dei "paradisi" lo fanno subconsciamente. Creano proiezioni della propria personalita', del proprio carattere, delle proprie idee.
Le religioni, invece forniscono questi paradisi consciamente. Paradisi creati da proiezioni di personalita' altrui, di caratteri altrui, di ideali altrui.

Il senso della propria vita e' piu' probabile trovarlo nella propria subcoscienza, che nei piani di controllo sociale di un gruppo di potere.... o in rappresentanti filosofici, scientifici, collusi con essi.

Citazione:
Certo, adesso invece, in questa civiltà illuminata dal progresso civile e dalla morale democratica, gli scemi li si prende a ceffoni e a calci in classe, filmandoli con il telefonino (senza privarci delle immancabili proteste-denunce dei genitori innocentisti di questi incompresi goliardi); le figlie non le violenta più nessuno e in Italia con Prodi e Visco siamo tutti ricchi.

Sono distorsioni della societa'. Potrei parlarti di roghi e torture inquisitorie, ma sono solo deviazioni politiche richieste in determinati periodi ed epoche, in cui era il terrore il mezzo piu' consono al controllo.

La differenza, e' semmai, che dietro ai gesti inconsulti di questi tempi, non c'e' un progetto di controllo.
Il progetto di controllo e' piu' riscontrabile nei media che rincoglioniscono la gente con queste notizie. Ovviamente, gonfiate a dovere, e usate propagandisticamente... quasi come stai cercando di fare tu, Ale: rivendicando i "bei vecchi tempi" della fede tradizionale, quando si preferiva avere il terrore dell'inferno, del demonio tentatore, della donna peccatrice che e' mossa dal demonio stesso... invece che aver il terrore degli arabi cattivi, degli attentati, delle pandemie... DELLA AMORALITA' dilagante (siamo sicuri che dilaghi solo tra i non credenti?... io ho i miei dubbi!!!... anzi...).

Citazione:
2) quello che fa schifo della civiltà democratica attuale è che pretende di essere il faro della civiltà di tutti i tempi e invece fa cose peggiori in modo infinitamente ipocrita.

Pensa che, a me, quello che fa schifo della civilta' religiosa attuale (ma anche di quella passata!) e' "che pretende di essere il faro della civilta' di tutti i tempi e invece fa cose peggiori in modo infinitamente ipocrita" da sempre.

Citazione:
Cose peggiori, perché un conto è fare aborti andando, contro ogni regola e insegnamento religioso, nonché contro ogni legge civile, dalla fattucchiera e un conto è LEGALIZZARE l'omicidio.

Ma lo scopo della dottrina non e' "santificare" la vita?
Il problema della fattucchiera era, e', che spesso squartava le pazienti che, disperate, si rivolgevano a lei. Quindi, non si poneva fine ad una sola vita, ma a due... (se non tre: il compagno, per esempio...):
forse, la cultura D'Aquiniana e le sue idee sull'"irrilevanza della donna" ha ancora qualche seguace di questi tempi (mi viene in mente la campagna sulla fecondazione assistita!!!).
Ora per lo meno se ne salva una delle due, anche se con strascichi psicologici non indifferenti: gia', perche' la propaganda cattolica umilia l'intelletto e la civilta' umana parlando di aborto come fosse il "rimedio al peccato"!, invece di parlare del dramma psicologico che nel 99% dei casi si cela dietro la volonta' di porre fine alla gravidanza.
Che cazzo, Ale, ma di che parli?

Citazione:
La prima cosa è chiedersi se l'aborto è o non è un omicidio, cioè la prima cosa è la questione di principio a livello etico.

Credo che fino a qualche anno fa, la chiesa fosse favorevole alla guerra e alla pena di morte: verso quale direzione si dirige la dottrina, ultimamente?
Giovanni Paolo II non se le poneva queste domande?

(«L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.
Se, invece, i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana.

Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti.»
(Giovanni Paolo II, enciclica Evangelium vitae, 56: AAS 87 (1995) 464) )


E la Coerenza della Santa Chiesa???
Strano che "non si escluda", facendo le dovute supposizioni, che la donna abbia il diritto di scelta (spesso trattasi di legittima difesa, tra le altre cose...!) quando "questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto" (una gravidanza a rischio per esempio).

mc

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