I PAPI E LA PORNOCRAZIA NEL IX SECOLO.

Inviato da  noreprez il 24/11/2006 10:13:37
Cercavo di aprire un riflettore sulla decadenza della chiesa di Roma nel X secolo d.c.
Si apre il cosidetto periodo che alcuni storici chiamano della "pornocrazia". L'urbe, ormai isolata da qualsiasi istituzione laica,era caduta nelle mani di due potenti famiglie di origine longobarda: i toscani dei tuscolo e gli spoletini dei crescenzi. Sul finire del secolo precedente, al tempo del re d'Italia Berengario del Friuli, a Roma spadroneggiavano i crescenzi sotto la guida del Conte Teofilatto, della moglie Teodora e della loro figlia quindicenne Marozia.



Papa Formoso insieme a Berengario, aveva chiamato nella nostra penisola Arnolfo di Carinzia contro Guido di Spoleto che era della stessa famiglia dei crescenzi.
A un anno dalla morte nel 887, il nuovo Papa, Stefano VI portò in giudizio il cadavere di Formoso nel famoso sinodo del morto.



L'accusa formale che gli si rinfacciava era quella di avere preso la tiara pontificia dopo aver abbandonato la diocesi di Porto e, gli antichi concili avevano stabilito che un vescovo non poteva abbandonare la sua sede per essere eletto.
In realtà, si nascondeva un'accusa ben più grave: quella di aver chiamato Arnolfo di Carinzia contro Guido da Spoleto. Il cadavere inpaludato fù posto su di uno scranno e un vecchio diacono che gli fungeva da difensore fù sommerso di fischi. Papa Formoso venne riconosciuto colpevole e un vecchio prete che era di fianco al cadavere, gli strappò i paramenti sacri,gli recise le tre dita con cui si impartisce la benedizione e i poveri resti furono gettati nel tevere tra gli atti osceni del popolino romano. Ritrovati da alcuni pescatori, furono ricomposti e traslati in S.Pietro. La chiesa cattolica raggiungeva così uno dei suoi punti biù bassi,ma non era ancora finita...

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