Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio

Inviato da  yarebon il 14/1/2007 17:28:36
penso che le domande poste da kirbmark sono molto interessanti e purtroppo vengono anche a me quando penso ad un dio personale, esterno all'uomo, uno spirito che da lassù ci giudica, che ha creato l'universo e che quindi si trova addirittura al di fuori della sua creazione e ne può essere persino influenzato.
Questa visione è comune a molte religioni ed io non la condivido.
Parto dall'assunto che la complessità dell'universo non può essersi generata dal nulla o casualmente è come dire che la divina commedia si è scritta da sola, lo trovo assurdo, oltretutto la vita, l'universo sono infinitamente più complessi e meravigliosi della divina commedia (per fare un esempio paradossale), poi parto dal principio che l'universo è un ologramma, che la nostra realtà da l'illusione della separazione e della casualità.
Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. La vita è una nel senso di indistruttibile e nelle sue manifestazioni cambia, fa esperienza, si evolve, ma non perchè ne ha bisogno.
Se nulla si crea e nulla si distrugge, allora la visione di un creatore è imprecisa.
Si parlava di gocce nell'oceano, certo noi attualmente siamo gocce che ci siamo dimenticati di essere l'oceano e questo non è satanismo caro muratore e solamente la consapevolezza che la personalità e l'individualità è un fattore che ci distingue ma non è eterno e soprattutto non è la nostra vera identità. Io non sono tizio e nemmeno caio, questa è la maschera che abbiamo in questa realtà materiale e che dalla nascita siamo condizionati ad indossare, quindi non è satanico dire che la divinità è dentro l'uomo e che essa non è separata da lui, perchè tutto è vita e la vita e Dio. Non esiste un dualismo del tipo Dio crea la vita. Dio è la vita stessa.
Il male esiste certamente, ma affermare che esiste qualcosa di separato dalla vita, vuol dire contrapporre qualcosa alla divinità il che è assurdo, perchè tutto è dentro lui.
Molti atei si avvicinano più di molti credenti alla realtà, proprio perchè non esiste un dio esterno e le nostre preghiere serviranno a ben poco. Non bisogna affidarsi a divinità, questo è un mezzo usato dalle religioni per intrappolarci e soprattutto per non farci usare le nostre capacità, il nostro spirito, ma anche la nostra intelligenza. La forza dobbiamo prelevarla da noi stessi.
Siamo troppo impegnati a cercare conforto dall'esterno, quando non ci rendiamo conto che i problemi provengono da noi stessi, siamo noi a crearci l'inferno o il paradiso.
Spero di non essere stato troppo retorico!

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=2722&post_id=71661