Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Alexandros il 22/9/2006 20:38:09
Citazione:

muratore ha scritto:
Ma quel che sto ripetendo da quando tento di dialogare con te è che io non voglio rigettare o rifiutare alcunchè... ma comprendere.

Non mi sto certo ponendo in contrapposizione!

Citazione:
Il fatto che gli akkadici abbiano scelto 360 che è un multiplo di 12 per alcuni è un caso, per altri no.

Gli akkadici non ci hanno certo lasciato testi nei quali spiegano il motivo per cui fecero ciò; abbiamo tavolette nelle quali elaborano operazioni tramite queste funzioni. Quale sia stato il "vero motivo", a questo punto non lo sapremo ***mai***, tranne che non troveremo fortunatamente qualche documento che ce lo illustrerà. Fino ad allora, potremo andare avanti solo a speculazioni, avvicinandoci più o meno alla realtà. Quale fosse il motivo, alla fine, non è importante; ci hanno lasciato quella convenzione, elaboravano tutto in base ad essa, e ce l'hanno trasmessa "obbligandoci" ad usarla, impostando il nostro sistema su di essa.
Guarda qui ad esempio
http://72.14.221.104/search?q=cache:EtNRIbUiHZwJ:home.versatel.nl/galien8/sexagesimal/sexagesimal.html

da cui sottolineo questo estratto

Citazione:
The Venetian Formaleoni has written a book in Italian from the Enlightenment era, published in 1789 AD, called Dei fonti degli errori nella cosmografia e geographia degli Antichi (English translation of the tittle: About the sources of errors in cosmography and geography from the antiquity.). In this work he more or less postulates an astronomical basis for the sexagesimal system. Here below the original text of relevant passages is given together with an English translation:19,35

"Divisione del circulo in parti sessagesimali; onde nata : suggerita dalla natura : lunghezza dell'anno primitivo. E' singolare la predilezione dell' Antichità per il numero sessagesimale. Il raggio fu diviso in sessanta parti, il gnomone in sessanta segmenti, il giorno in sessanta ore, l’ora in sessanta minuti. Quindi i periodi di sessanta, di cento e ottanta, di seicento, di tremila a seicento, di trentaseimila, introdotti nell’ antica Cronologia, dei quali si trovano la traccie presso i Caldei, i Tatari, gli Egizj, gl’Idiani, e i Cinesi. Si chiederà qual raggione determinar potesse gli antichi osservatori de Cielo a scegliere la divisione sessagesimale a preferenza d’ogn’altra. Questa questione ci conduce a ricerche di molta importanza. Cerchiamo di dilucidare un punto, che nessuno finora ha pensato di porre in chiaro. A little further he continues about this subject: E’ cosa ormai dimostrata, che anticamente l’anno era più breve. Il Sole in trecento sessanta giorni compiva esattamente l’apparente suo corse intorno de Cielo; e per parlare col linguaggio della verità, la terra un tempo non impiegava più di trecento sessanta giornaliere rivoluzione sul suo asse nel percorrere lánnuo suo giro intorno del Sole.

La divisione sessagesimale fu dunque da principio suggerita dalla natura stessa, e dalle prime osservazione."


Poi l'autore discorre sul perchè ciò non è deduttivo, ecc.

Citazione:
Le interpretazioni "Accademiche" e quelle di "Guenòn" non sono necessariamente sempre in opposizione ma possono mollto spesso completarsi.

Si, ma in quale proporzione? Ed in quali porzioni di quel che diceva? Se ci fai caso, non ho detto che Guenon è tutto da buttare (non mi reputo così sconsiderato); ma bisogna vedere *in cosa*.
Citazione:
Anche Guenòn nella sua vita ha cambiato opinione sulle cose (mi stupirei se una persona Intelligente non cambiasse mai opinione).. e anche Guenòn avrà detto le sue panzane.

Ma questa è una massima di comodo, dai. E' un palliativo "voltairiano" per dire che "nulla è certo", e che spesso si usa quando in fondo si conosce poco o non ci si vuole sforzare a far di più. Un possibilista come te (almeno interpreterei questo) non può utilizzare massime da "scettici oltranzisti"! In questo modo non ci sarebbe neppure alcun motivo per partire a cercare qualcosa. Un punto fermo, perlomeno in qualcosa, dovrà pur esserci ed essere raggiunto.
Citazione:
Ma ciononostante bisogna tenere gli occhi aperti per scoprire e supportare il ricercatore che ha tra le mani una patata bollente con scoperte rivoluzionarie...

L'unico modo in cui possiamo avere "certezza" di nozioni che che ci provengono dal passato, sono documenti del passato che attestano la veridicità di una nostra "intuizione"; in assenza di queste conferme dirette, dobbiamo procedere per comparazioni, a formare un "puzzle". Ma anche in questo caso ci deve essere una certa "etica".
Tempo fa andava per la maggiore Sitchin, un cazz*ro da competizione, che diceva d'aver scoperto la vera storia dell'umanità miscelando storielle e miti mesopotamici a miti greci, romani e di quant'altro, distorcendo il significato di certi vocaboli al punto che la gente che conosce veramente la lingua babilonese non poteva far altro che riderne. Eppure, ha avuto molto seguito; ha venduto milioni di libri, s'è fatto i *miliardi*. La gente che li leggeva non aveva molte basi (già; lui, economista, era "grandissimo esperto" di "lingue morte"... Nulla in contrario se era economista, si può anche essere esperto di babilonese; qualora non avesse storpiato tutto...), e parlava di "congiure" dei "soliti" contro di lui. Oggi nessuno parla più di Sitchin; tranne qualche sconclusionato che attende ancora la venuta di "Nibiru".

Citazione:
E per chi è interessato alla comprensione di altri livelli (liberi gli altri di credere siano tutte panzane) non rimane che leggere Guenòn e coloro che lo contestano, per farsi un'idea propria.

Infatti, mica ho sconsigliato di leggere Guenon. Ho solo detto che, in quei determinati contesti in cui lo si è portato come autorità, non era poi così tanto oro colato.

Citazione:
Anche Guenòn nel suo campo era un'autorità, ma tante sono le affermazioni che a lui vengono contestate.

Ma nel campo della misteriosofia, ok.

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