Re: Lucifero e Satana: due entità diverse?

Inviato da  yarebon il 8/10/2006 16:19:16
gli insegnamenti orientali non sono fatti solamente per l'uomo orientale, semplicemente come hai detto tu, molti sono usati parlando ad una lingua e ad una cultura diversa ecco perchè il sincretismo operato da alcune dottrine spesso non ha portato ottimi risultati, ma il concetto di reincarnazione non è un concetto di proprietà induista o buddista ed oltretutto io non lo ritengo nemmeno alla base del processo evolutivo, pur se non lo escludo, anzi la ritengo una cosa per così dire logica (logica nel senso esoterico e non razionale), ma non voglio andare oltre altrimenti andiamo fuori argomento, comunque sono d'accordo riguardo il concetto di reincarnazione molto banalizzato nella nostra cultura, come di quello di nirvana che tu hai interpretato male (cioè su come la penso io).
L'uso che ho fatto di quelle parole non è in senso assolutistico, come si può capire da molti miei argomenti io non ritengo nessuna tradizione detentrice di verità.
Il nostro mondo è un Maya, un'illusione e a questo ci sono arrivato facendo un mio percorso personale e non seguendo guru o dottrine e visto che il mondo è maya ne consegue che tutto viene alterato e le varie tradizioni non sfuggono da questa logica.
Degli anni fa su molti concetti la pensavo diversamente, ma oggi vedo le tradizioni esoteriche, anche quelle che tu definisci pure, devianti, cioè di considerare la verità come un oggetto pericoloso, da tenere segreto e che nel mondo esistono pochi esseri superiori, elite che cercano di far superare al mondo questo ciclo.
Similari a questi concetti ci sono il re del mondo, la gerarchia bianca ecc. ecc.
Insomma l'umanità trattata come una bambina e questi superiori sono come dei babysitter, o meglio pastori che mandano avanti il gregge, quando invece proprio l'atteggiamento paternalistico ha creato questi danni tra l'altro.
Io non dico di tirarci fuori, questo è un atteggiamento codardo, l'arte del guerriero è di combattere il mondo (in senso spirituale) e non di arginare, perchè gli argini fermano temporaneamente le onde, ma alla prossima onda questi argini resisteranno? compito nostro è rendere il nemico inutile, minimizzarlo e non temere ogni volta che lui giungerà alle nostre porte.
Fare da katechon vuol dire fare il gioco dei dissolutori, vuol dire alimentare l'illusione e lo scontro dualistico, perchè fare da argine non diminuisce i dissolutori, ma li rafforza, fa si che essi creino armi (nel senso metaforico) sempre più astute e tremende per arginarci, mentre nostro compito e raggiungere la pace interiore che non vuol dire non intervento, ma neanche semplice difesa e prevenzione, altrimenti l'uomo diventa una pecorella che resta aroccata nel suo recinto solo per paura della marea.
Invece la marea bisogna affrontarla e questo non vuol dire rompere gli argini, ma combattere i propri demoni interiori.
Come si può sperare di fare da argine se non si è prima fatti un lavoro su noi stessi? Nostro compito non è fare da argini,ma rendere l'onda inoffensiva e arroccandoci in castelli e alte mura allontaniamo solamente temporaneamente un problema che si ripresenterà!

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