Re: Sul perché non è Giusto mangiare la carne.

Inviato da  Pispax il 11/10/2012 1:38:55
Calvero
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Citazione:

Visto che non mi hai risposto, vado su queste.


Diventava difficile spiegare in fabbrica che oggi non ero potuto andare a lavorare perché dovevo rispondere a un certo "Calvero" in un forum dove si discute di morale vegetariana.
Non credo l'avrebbero presa bene.





Citazione:
Mi spiace ma probabilmente non ci capiremo mai. Tu puoi asserire ciò sempre in base all'ipotesi che la vita abbia un valore; che ce l'abbia al di là della preservazione della specie. Io dico che non esiste nulla che lo possa dimostrare. E che ogni valore, qualsiasi valore, è pura soggettività emotiva.

Stai continuando, del tutto a sproposito, a ribattere sul termine "dimostrare".
Ma i discorsi sul "dimostrare" non sono interessanti. E in ogni caso gli assunti morali non sono falsificabili, quindi sarebbero sempre delle "dimostrazioni" del piffero.

A me interessano semmai le spiegazioni, le articolazioni, le conseguenza, e i motivi per cui si sono scelti alcuni confini invece di altri. Per fare questo discorso occorre partire dalla BASE del pensiero e indicare le varie correlazioni fra la fonte e l'esito. O gli esiti.

Guarda, mi contraddico solo un po' e affronto una definizione che non vorrei affrontare.
(Ma in compenso non la sviluppo, quindi siamo al sicuro)

Prima parlavo di "ideologia".
L'ideologia non è solo nella politica. Esiste un approccio ideologico (parola intesa a tutti gli effetti) anche nelle idee.
Indica una serie di cose, ma la principale è che quando si parla di "ideologia delle idee" in realtà si sta parlando di ex idee, di idee-non-più-pensate.
Di idee trasformate in dogmi, che in quanto tali debbono essere accettati così come sono senza che si ritenga possibile un'indagine intellettuale ulteriore.

Il fatto che l'unica cosa che in genere si riesca a fare, sul "fronte vegetariano" sia quella di ripetere in continuazione gli stessi concetti, senza che ci sia una catena logica fra il presupposto assiomatico (figuriamoci poi mettere non dico in discussione, eh, ma almeno sotto esame quello!) e le sue implicazioni, fa ritenere che la tanto sventolata "morale vegetariana", quella che accusa di "assassinare" gli animali la cui vita "è Sacra", a tutti gli effetti rientri in questa categoria.

La filosofia vegetariana a leggere le varie risposte sembra essere diventata un'ex idea, un'idea non più pensata.
Non si fa altro che parlare del Dogma.







Citazione:
Citazione:

In questo caso l'assioma primitivo - e mi scuso per la brevità della sintesi - appare essere questo:
"L'Uomo ha la capacità di operare scelte etiche e morali. DEVE esercitarle. Per esercitarle in direzione del "Bene" allora o+ccorre che l'Uomo di astenga dal privare deliberatamente della Vita ogni altro animale vivente".


Ma anche no. E questo "ma anche" (come promesso, non uso ironia) vuole proprio riferirsi al fatto che sarebbe una giusta asserzione se io stessi sostenendo che esiste il Bene. E' da inizio Topic che mi sto rompendo i coglioni a non essere ascoltato, tra un po abbandono il campo. Ti sto parlando della presa di coscienza di azione-reazione, null'altro.


Tu parli di quello che vuoi.
Però le alternative restano due.

1) se ti sembra che abbia distorto le tue idee, mi dispiace. Ho fatto la sintesi migliore che mi è riuscita.
"Bene" è fra virgolette proprio per indicare che è una parola ambigua, visto che in una SINTESI non posso ricopiare tutti i mallopponi che scrivi sottilizzando sulle microscopiche sfumature dell'Universo.

Visto che però ho distorto il tuo pensiero, rifacciamo.

"L'Uomo ha la capacità di operare scelte etiche e morali. DEVE esercitarle. Per esercitarle in direzione di -> [una cosa che diffonde tutto l'amore che può, che rispetta ogni tipo di Vita e che facendo così "potrebbe aiutare questo mondo iniziando un certo percorso e migliorandolo man mano", che "non prevarichi", che dimostri che "la Natura è UNA sola", che non sia "ipocrita", eccetera]
Io ho ritenuto di sintetizzare tutto questo usando la parola "Bene" fra virgolette.
Non ti sta bene perché tutto questo distorce il tuo pensiero?
Benissimo.
Allora trova TU un'altra parola, ma che sia UNA PAROLA SOLA, e non un cazzo di tema, che la sostituisca.
Poi sarò felice di editare il post, e così vediamo se con l'interpretazione ermeneutica cambia il senso del discorso.

2) scrivi queste cose solo per frantumarmi la minchia nei pezzetti più piccoli che riesci a ottenere. In realtà in quel contesto la parola "bene", messa rigorosamente fra virgolette, al limite poteva anche andar bene e sintetizzare le cose che avevi detto con una certa efficacia: ma c'era ovviamente il bisogno di sottilizzare su quell'ottavo di capello.



In effetti dopo ci ripensi e dici:

Citazione:
Citazione:

La formulazione di prima ora inizia a mostrare i suoi limiti.

"L'Uomo ha la capacità di operare scelte etiche e morali. DEVE esercitarle. Per esercitarle in direzione del "Bene" allora occorre che l'Uomo si astenga dal privare deliberatamente della Vita ogni altro ANIMALE VIVENTE".


La metto così, invece:
L'uomo che non ha nessuna verità in tasca (e non lo dico in tono da aforisma Zen della minchia), ha la capacità di effettuare scelte etiche e morali nella più totale ignoranza. Sia quelle reputate cosa malevola, sia quelle reputate cosa benevola. L'unico responso razionale è quanto la natura ha dato di sapere percepire in tempo reale. Se a te non sta bene accettare come Dio ti ha creato per comprendere il mondo che ti circonda, sono problemi tuoi. Inutile che inventi filosofie sopra.

La Natura dice a tutti che un essere senziente ha possibilità (anche senza il dono della parola) di esprimere il proprio dissenso in una miriade di modi, se smembrato. Ucciso. Torturato. Questi sono incontrovertibili dati di fatto.

Il resto sono cazzate da salotto e a me di fare salotto non interessa, sono un uomo, non un burocrate.


Nota che si sta parlando della stessa frase di prima.

E nota anche che questa formulazione non ha il minimo significato in una discussione che parla di alimentazione vegetariana.
Discussione che si limita a chiedere spiegazioni agli stessi vegetariani sul PERCHE', secondo loro la Vita degli Animali, e solo quella, e neppure tutti, abbia una "pari dignità" a quella umana, e quindi debba venir rispettata allo stesso modo.

Non che sia importante, ma nota infine che con un discreto non sequitur si parte da una considerazione epistemologica assolutamente generalissima per arrivare, con una capriola e un oplà, a citare subito dopo il Dogma ribadendo il concetto.(*)

Sul SERIO vogliamo andare avanti così?




(*) Editato. Avevo scritto una cosa sbagliata facendo un sarcasmo del tutto errato, e sicuramente fuorviante, sul termine "senziente". L'ho tolto.







Citazione:
Tu puoi dire tutto quello che vuoi Pispax, nelle tue parole, in merito a questo dibattito, non c'è cuore per la Vita. Punto. Il resto non mi interessa


Oh.
Che inesorabile condanna.
Sarà mica proprio per questo che chiedo di SPIEGARLA, questa cosa?


Sai, più o meno la stessa cosa me l'hanno detta in una vecchia discussione sull'aborto.
E anche allora si trattava di una condanna morale.
Tu puoi dire tutto quello che vuoi Pispax, nelle tue parole, in merito a questo dibattito, non c'è cuore per la Vita. Punto. Il resto non mi interessa.


Che cosa buffa, come le cose a volte ritornano.
Chissà, magari è anche vero.
Ci sono contesti dove chiedere una spiegazione e dei collegamenti logici rispetto a un argomento intellettuale deve per forza implicare la cosa che dici tu.

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