Re: Il diluvio

Inviato da  Davide71 il 1/11/2008 14:50:37
Cosa dice Guénon su questa tonnellata di post

Non lo so, ma posso dire cosa penso che lui avrebbe detto.
Chi lo conosce mi corregga se sbaglio.

Innanzitutto avrebbe detto che la cosa fondamentale é decifrare il simbolismo, e solo secondariamente accertare la realtà dei fatti storici. Questo perché i simboli sono rappresentazioni di realtà che operano allora come oggi, e la loro comprensione può essere di una certa utilità per chiunque; accertare la realtà di un fatto storico ha la sua importanza, ma può non essere utile a chiunque.

Poi avrebbe detto che é inutile rivolgere la propria attenzione verso civiltà per le quali esistono scarsissimi documenti e reperti archeologici; in paragone sarebbe molto meglio approfondire la conoscenza della civiltà romana, la quale non soffre di questi problemi. Non é affatto vero che noi, dei Romani, sappiamo tutto. Finora nessuno mi ha saputo spiegare il significato reale di tutta la mitologia dietro la nascita di Roma; ma mi pare che sia abbastanza certo che i sette Re di Roma non fossero reali, e che altre notizie siano state manipolate da loro stessi!
Una per tutte, l'esito della battaglia con gli Etruschi di Porsenna (i Romani non vinsero affatto quella battaglia! Sennò come mai i loro ultimi due Re furono etruschi?)
Non parliamo poi della Storia degli antichi cristiani...
Anche la Storia dell'Antico Egitto sarebbe da riscrivere, probabilmente...
Invece rivolgere la propria attenzione a civiltà scomparse permetterebbe di scrivere tante cose che nessuno potrebbe mai smentire, soprattutto se sostenute da argomentazioni del tipo "Spiegami come avrebbe potuto essere altrimenti"

Per quanto riguarda la Storia di Lot egli é "l'eroe eponimo" degli Ammoniti e dei Moabiti; bisognerebbe sapere cosa ne pensavano LORO della Storia di Lot; in ogni caso essa ha lo scopo di rendere conto dell'origine di alcuni aspetti della loro cultura e della loro mentalità. Lot é padre dei Moabiti esattamente come Caino é padre dei popoli sedentari, al punto che bisognerebbe addirittura verificare se "Ammoniti" e "Moabiti" indichi un popolo oppure una mentalità. Per esempio gli Arabi ritengono Abramo padre dei popoli monoteisti, ed essi ritengono di essere discendenti di Ismaele. Abramo non viene affatto considerato un singolo essere umano, ma una collettività, quantunque essa possa avere avuto un rappresentante con quel nome.
Omero é considerato dai Greci il compositore dell'Iliade e dell'Odissea, ma anche presso di loro correva la voce che esso fosse in realtà un'entità collettiva. A giudicare dal risultato difficile dare loro torto. Sicuramente, anche se Dante é di sicuro l'unico autore della Divina Commedia, di certo i contenuti gli sono stati ispirati da un gran numero di fonti, alcune delle quali sorprendenti, come per esempio viaggi analoghi "compiuti" da Santi musulmani.
Se ho capito bene il modo che avevano di scrivere ritengo che Lot rappresenti, assieme alla moglie, una comunità di adepti di un culto originario di Sodoma e Gomorra. Lot ne rappresenterebbe la comprensione della dottrina, e la moglie la dottrina stessa. La moglie trasformata in sale rappresenta una dottrina "pietrificata" come potrebbero essere le Piramidi; le figlie rappresenterebbero due scienze o due arti che promanano da tale dottrina. Per esempio dalla dottrina cristiana promana l'arte romanica. Lot che giace con le due figlie significa che lo spirito di quella dottrina é sopravvissuto nelle due scienze; se esistessero delle persone che vivono la religione cristiana non praticandone i riti, ma producendo opere d'arte in stile romanico, potremmo rappresentarlo miticamente come Lot (spirito della dottrina) che giace con sua figlia (l'arte romanica).
Io non so dirvi chi rappresenti Lot né le sue figlie, perché dovrei sapere chi siano Ammoniti e Moabiti.
Poi la tendenza ad associare il bene al maschio e il male alla femmina tipica di quella cultura ha prodotto l'assurdità di Lot che giace con le sue figlie senza accorgersene, ma questa é una concessione ad un certo tipo di sentimentalismo.
Peraltro non deve stupire che una stessa storia venga raccontata in modi differenti da due diversi popoli, in maniera tale da trasformare i buoni in cattivi e viceversa.
Esistono (mi dicono) versioni della Genesi in cui Caino non é definito "cattivo", e le versioni gnostiche della Genesi non demonizzano per nulla il serpente, anzi stigmatizzano Dio stesso per avere impedito alla Prima coppia di generare il ciclo delle nascite umane! La scelta di stabilire chi é "buono" e chi é "cattivo" dipende solo dalle particolari disposizioni sentimentali del pubblico presente.
Per quanto riguarda la possibilità di identificare Sodoma e Gomorra con questa o quella civiltà ben vengano coloro che si sobbarcano questo immane compito; io mi limiterò a leggere i risultati dei loro lavori.
Allora? Ne sono uscito con sufficiente dignità?

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