Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  tibberio il 10/12/2008 19:11:08
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La Fed fa concorrenza al Tesoro
Arrivano i bond di Bernanke
di Vittorio Carlini

La banca centrale Usa potrebbe emettere debito proprio. Masciandaro: «Giusta mossa ma servono nuove regole» Hamaui: «L'acquirente dovrà decidere tra la cedola dei Treasury quella delle nuove obbligazioni e il deposit rate»

Dopo i Fed fund arrivano i Fed bond. O almeno potrebbero arrivare. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo cui la Banca centrale americana sta valutando la possibilità di emettere proprie obbligazioni. Si tratterebbe di un passaggio non da poco, seppur non una novità in senso assoluto.

In generale le banche centrali, negli ultimi anni, sono state le "regine" della politica monetaria: da un lato, hanno sfruttato l'arma del costo del denaro, alzando e abbassando i tassi d'interesse; dall'altro, hanno emesso (o rastrellato) moneta sui mercati, aumentando (o diminuendo) così la stessa massa monetaria in circolazione. Adesso però, per fronteggiare la crisi economico-finanziaria, i governatori centrali diversificano, pensano più in «grande», a soluzioni alternative. Pensano, per l'appunto, a emettere debito proprio.

La Federal reserve va a "debito"

Allo stato attuale non è chiaro se, e come, la Fed potrà emettere obbligazioni. La legge americana esplicitamente le vieta di «produrre carta che non sia moneta». E quindi? Non è fanta-politica pensare ad un intervento legislativo ad hoc: tanto è vero che, sempre secondo il Wall Street Journal, funzionari della Federal Reserve avrebbero già sondato gli umori di molti esponenti del Congresso. Al di là, comunque, delle questioni giuridiche sono invece chiari i motivi che spingono Ben Bernanke a trovare altre forme di finanziamento. Il bilancio dell'istituto centrale è passato da circa 900 miliardi di dollari ai 2mila miliardi dell'agosto scorso: una conseguenza dei forti impegni sul fronte del credit-crunch e del salvataggio di molte banche ormai al collasso. Uno sforzo che, non solo ha aumentato gli impegni della Federal reserve, ma giocoforza ne ha anche peggiorato la qualità dei suoi asset in bilancio. «Gli attivi della Fed - spiega Donato Masciandaro, direttore dipartimento di economia della Bocconi - sono certamente cresciuti ma, evidentemente, anche i rischi ad essi connessi sono aumentati. Di qui la necessità di diversificare il passivo del conto economico: fino ad ora la banca centrale poteva iscrivere come poste di bilancio solo "emissioni a brevissimo", cioè la moneta; adesso vuole puntare al settore delle obbligazioni. Per diversificare, appunto». Una strategia condivisibile? «Una mossa che non coglie di sorpresa - risponde Rony Hamaui, docente di mercati monetari internazionali alla Cattolica - Bernanke aveva già detto che sarebbe andato al di là dei meccanismi tradizionali». «In una situazione eccezionale come l'attuale è una mossa accettabile - fa da eco Masciandaro - Si tratta di un ulteriore segnale di come gli istituti centrali stiano affrontando la crisi con metodi non convenzionali». Anche perché, a fronte dei sempre maggiori vincoli di bilancio del Tesoro impegnato con centinaia di miliardi di dollari nel sostegno all'economia, la Fed cerca maggiore indipendenza, maggiore flessibilità finanziaria. Uno "smarcamento" che, tuttavia, ha il retrogusto del laisser faire. Di quella deregulation che, proprio nel sistema bancario, è stata additata tra le principali cause dei recenti distastri finanziari.

Nuove regole e concorrenza.

«In effetti - afferma Masciandaro - non si vede ancora la soluzione di continuità con il passato. Le misure sono condivisibili ma c'è bisogno di nuove regole che impediscano il ripetersi degli errori. Questi meccanismi, però, ancora non ci sono». Di più: esiste un problema di coordinamento: «I bond della Fed - dice Marvin Goodfriend, economista alla Tepper School of business dell'università Carnegie Mellon - saranno cugini di primo grado dei Treasury bill. Faranno concorrenza al debito federale sugli stessi mercati». Si verificherà che: «il potenziale acquirente, probabilmente una banca privata - spiega Hamaui -, si troverà di fronte a tre opzioni. La prima, comprare i titoli di stato americano; la seconda, depositare i suoi soldi presso la Fed, incassando il deposit rate; la terza, sottoscrivere i bond di quest'ultima che avranno, di fatto, una valenza pubblica». Con il ché i saggi d'interesse legati a ciascuna di queste situazioni "entreranno" in concorrenza. Bisognerà, quindi, vedere quale cedola offrirà il Fed bond. Se sarà più conveniente o meno dei normali treasury. E, soprattutto, capire se queste nuove emissioni rientreranno (o no) nel perimetro del debito federale. Insomma, Bernanke va in cacccia di nuova liquidità...lui che, nel passato, ha più volte detto che se necessario «avrebbe buttato pacchi di moneta dagli elicotteri». Ora, si tratterebbe solo di cambiare la moneta con un po' di obbligazioni.

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