Re: Rendere i Figli Inutili

Inviato da  Paxtibi il 17/7/2007 12:38:58
Ma se io e Vernavideo, da bravi collettivisti, decidiamo di organizzarci secondo le regole che più ci aggradano, che facciamo, fondiamo Collettiviland io a casa mia e lui a casa sua? E che ne esce, uno Stato di 300 metri quadri? Diviso in due parti a 1000 chilometri di distanza l'una dall'altra?

Scusa, ma il vostro collettivismo prevede che in 2 abbiate diritto a tutta la terra?
Spiegami un po' questo sistema collettivista...
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I primi movimenti sono definiti socialismo utopistico ed hanno posto le basi della ideologia socialista, individuandone gli scopi e proponendo un modello volontario di vita sociale comune.

Quindi se uno vuole starne fuori non c'è problema?

Dall'altra parte invece tu e i tuoi amici anarchici, contrari a qualunque politica che inibisca la crescita demografica, con una popolazione in continua crescita.

E chi lo dice che sarebbe in continua crescita? Provalo.

Essendo il mondo aihme' una realta' finita, mi spieghi come fai a garantirmi che il giorno che avrete sfruttato tutte le risorse del vostro territorio non venite a conquistare l'emisfero socialista?

Non mi sembra un buon motivo per impedire agli altri di vivere come pensano sia più giusto: è la logica della guerra preventiva.

E la stessa questione potrei porla io sul mio pianeta anarchico: «ma come, lasciamo vivere i socialisti come gli pare a loro? E quando i loro scaffali saranno vuoti come sempre, non verranno forse a saccheggiare i nostri? Rispediamoli nell'iperspazio!»

Io però vi dico: organizzatevi pure come volete, gestite ciò che è vostro secondo il vostro gusto senza accampare diritti su ciò che vostro non è, e non ci saranno problemi.

Perché non è bella questa diffidenza reciproca, e dovremmo aver ormai capito chi e come l'ha instillata nel cuore degli uomini. La storia dell'uomo è costellata di guerre, è vero, ma è tra una guerra e l'altra che la vera storia dell'uomo ha avuto luogo, ed è una storia di amicizia e di cooperazione, di liberi scambi tra culture e civiltà diverse. Ognuno è felice e soddisfatto quando può vivere secondo i suoi criteri, e quando si è felici e soddisfatti si è anche ben disposti e tolleranti verso gli altri.

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