Re: Money from nothing

Inviato da  Fotogian il 18/6/2006 0:57:09
Si è tolta podestà, come dici, sui soldi per pagare scuola, sanità, strade, giustizia, difesa, ecc.
Basta rinunciarvi in cambio di tutti i soldi che vuoi.
Uno si tiene i soldi per scuola, sanità, treni, giustizia, esercito, strade, ecc. e paga ogni volta che gli serve un certo servizio. Se poi i soldi non bastano si licenziano gli insegnanti, i magistrati, i medici, ferrovieri, eccetera.

Fallo pure se vuoi. Io sono convinto che un sistema del genere non sarebbe accettato e se anche lo fosse creerebbe una situazione allucinante che per funzionare necessiterebbe di una burocrazia gigantesca, al confronto della quale qualsiasi spreco impallidirebbe.

Negli USA funziona così con la sanità. Chi ha la polizza si cura, ma prima deve chiedere il permesso a una assicurazione che altrimenti non ti rimborsa nulla (sempre chè poi, se sei una malato costoso non ti dia una calcio nel sedere). Senza polizza non ti curi e gli USA hanno tassi di mortalità in certi campi peggiori di molti paesi poveri. Per i poveri ci sono costosissimi programmi di assistenza pubblica.
In più c’è una burocrazia pazzesca.
Il risultato è che hai tutta la podestà che vuoi, ma anche costi allucinanti e una burocrazia incredibile.

Perchè nel momento in cui io sono costretto a pagarmi la sanità e posso tenermi i soldi che oggi verso per la sanità, non vedo perché non dovrei avere il diritto di fare lo stesso con qualsiasi altro settore. Se io non prendo il treno non vedo perché devo pagare per chi lo prende. Se non mi rivolgo alla giustizia non vedo perché pagare per chi vi ricorre, magari perché è + litigioso di me. Se io vado piano quando guido e non ho incidenti, non vedo perché pagare per aiutare le vittime di incidenti.

Hai un incidente? Se paghi di volta in volta hai diritto di essere trasportato al pronto soccorso dove vieni curato, se paghi. Se non paghi non hai diritto neppure a essere estratto dalle lamiere della tua auto, perché io non intendo pagare per vigili del fuoco che lavorano non per me che non ne ho mai bisogno ma per qualche disgraziato che è spericolato.

In sostanza si può dare tutta la libertà che vuoi, cioè tutti i soldi che vuoi nelle tasche dell'individuo invece che della collettività che li usa per fornire servizi a disposizione di tutti, ma occorre considerare le conseguenze.

E soprattutto, maggiori poteri, ma anche maggiori doveri. Niente solidarietà. Se tu non sei disposto a pagare per una scuola di tutti io non sono disposto a pagare per i vigili del fuoco di tutti e un altro non è disposto a pagare per un esercito di tutti. Se poi ci invadono gi svizzeri e a te non sta bene, tiri fuori la carta di credito e ti paghi un esercito che ti difenda, perchè io non sono disposto a pagare un esercito in nessuna circostanza, neanche con un fucile puntato alla testa. Chi lo vuole se lo paghi. E se i soldi non bastano si chiudono le caserme e si licenziano i militari


Certo che puoi comperare qualcos’altro invece del pane. Ma l’ipotesi era quella di risparmiare. Mi hai chiesto cosa succede se si risparmia. Se una minore tassazione causasse uguali o maggiori consumi non ci sarebbe niente di male, come ho scritto prima.

Le aziende non competitive, come le chiami, sono tali –tra i vari motivi- perché hanno un piccolo mercato alle spalle.
Una delle ragioni del ritardo economico del sud è la mancanza di un mercato che non rende conveniente produrre in zone dove si vende poco. Nei confronti internazionali la competitività è causata dalla domanda.
Se certe aziende tecnologiche sono americane e non italiane o europee una delle ragioni, forse la principale, è che negli USA c’è un mercato capace di assorbire le novità in misura assai maggiore che altrove. Per questo le buone idee trovano i capitali e si trasformano in impresa.

Un buon biologo ha molte + chances di trovare un lavoro ben pagato negli USA rispetto all'Italia, perché lì esiste una domanda dei suoi servizi assai maggiore.

Per questo i capitali tendono a fluire verso i paesi come gli USA dove c’è una forte domanda.

Se due aziende fossero ugualmente competitive ma una agisce su un mercato + succulento dell’altra, quella che agisce su un mercato + succulento è in grado di sviluppare meglio il proprio business, attirando capitali e autofinanziandosi di più e meglio.

Non c'è niente di male, certo, che circolino i capitali. Il problema è che qualunque sia la ragione, se i risparmi di un paese finiscono all'estero la domanda non cresce e questo genera una crescita inferiore a quella potenziale

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Lasciate da parte queste ipotesi estreme e irrealistiche, credo si possa dire con un pò di buon senso che lo stato esiste e non possiamo farne a meno, pagandone i servizi, anche se questo non ci piace.

La questione semmai è di decidere se si vuole uno stato leggero o + pesante. Non vedo un particoalre vantggio nel pagare varie persone che lavorano al quirinale o altrove e sono dell'avviso che Napolitano come qualsiasi sindaco o parlamentare o presidente di regione ecc può tranquillamente andare al ristorante, in linea di principio.
Il punto semmai è decidere se vogliamo uno stato che intervenendo in certi settori sulla domanda e sull'offerta di beni e servizi punti a trasformare questo paese rendendolo + competitivo perchè riteniamo che senza l'intervento pubblico i risultati sarebbero assai peggiori oppure uno stato leggero nel quale l'intervento non serve perchè pensiamo che i privati possano fare da sè

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