Re: Money from nothing

Inviato da  Fotogian il 17/6/2006 15:56:29
Se il privato non aveva risorse sufficienti per produrre, o per acquistare i prodotti, da dove sono saltati fuori i soldi per stimolare la domanda con la spesa pubblica?

Il privato ha tutti i soldi che vuole. Ma se la domanda non è sufficiente a giustificare l’investimento il privato non investe. Tu confondi le risorse per investire e produrre con la domanda.
Io posso avere una montagna di denaro e il desiderio di investirlo per costruire un bellissimo bar ultramoderno. Ma se abito in un piccolo paese con 4 gatti che al massimo bevono un paio di caffè ogni tanto, anche se ho i soldi da investire e i locali me li affittano per 1/100 di quanto spenderei in centro a Milano, non investo.
Allo stesso modo l'ADSL fuori dalle zone + popolose non c'è, perchè nè Telecom nè gli altri operatori di mercato hanno interesse a investire molti soldi per dare un servizio a poca gente. Senza un settore pubblico che interviene stimolando gli investimenti e/o sostenendo la domanda non si offrirebbe il servizio. Naturalmente questo intervento pubblico costa e ha dei vantaggi.
Se prevalgono gli egoismi sotto forma di teorie + o - eleganti il prodotto o il servizio viene offerto solo a taluni.

La Thatcher tagliò i contributi al trasporto locale e liberalizzò i trasporti. Alcune aziende divennero + aggressive e coprirono tratte che prima erano date in monopolio a qualcuno. Dopo un pò, visto che su molti precorsi non c'era spazio per 2 o + linee di autobus, il meno forte ha chiuso bottega e, senza i contributi pubblici, chi è rimasto ha chiuso le linee non redditizie mentre quelle redditizie sono comunque rincarate. Con quale effetto sui trasporti pubblici lo si può capire.

Oggi in Gran Bretagna il trasportosu ferrovia è molto + caro e molto meno sicuro rispetto ai paesi in cui è rimasto statale.
Non paghi imposte (forse) x sostenerlo, ma paghi un biglietto molto + costoso

Se privatizzassi l’università, impedendo qualsiasi finanziamento che non sia il pagamento della retta da parte di chi la frequenta, avresti rette elevate. La domanda del servizio universitario calerebbe. Se poi sbagliassi le previsioni, prevedendo un numero di iscritti piùalto del numero vero di iscritti, non resterebbe che far pagare a questi una retta ancora + alta e una parte di essi non si iscriverebbe +.

Quindi se lo stato si togliesse di mezzo come sostengono gli ultraliberisti, ci sarebbero due effetti. Primo, molti meno laureati. Secondo, laddove il calo degli iscritti fosse tale da non rendere in alcun modo conveniente per l’imprenditore privato investire per offrire un servizio che non verrebbe remunerato dai pochi studenti disposti a pagare la retta necessaria a coprire i costi e a offrire un profitto, il servizio non verrebbe reso.

Le analisi ultraliberiste sono poverelle perché si limitano a dire in modo assai ideologico che lo stato deve togliersi dai piedi, ma ignorano le conseguenze di una domanda scarsa o suppongono meccanismi riequilibratori che nella realtà è difficile trovare. Non per niente il revival di certe teorie negli anni ottanta ha preso il nome di supply side economics.

Keynes ha semplicemente aperto la strada ad una economia che tiene conto della domanda e non solo dell'offerta.

E mettere + soldi nelle tasche dei cittadini riducendo la spesa pubblica ha l’effetto certo di ridurre la domanda da parte del soggetto pubblico, mentre non dà alcuna garanzia che i maggiori denari nelle tasche dei cittadini generino una maggiore domanda interna privata.

Gli ultraliberisti lo suppongono, pensno esistano meccanismi che riequilibrano sempr domanda e offerta, ma poi non sanno spiegare come accada in casi concreti. I liberisti poco ideologicizzati sanno bene che è così e chiedono comunque che laddove è possibile lo stato lasci spazio ai privati

La versione errata del pensiero keynesiano è appunto che Keynes giustifica la spesa pubblica (chissà perchè?)

certi ultraliberisti pensano che il keynesismo significhi imposizione fiscale elevata o debito pubblico e che antikeynesismo significhi ridurre le imposte.
E' una visione banale e sbagliata.
Ignorano per esempio che il pensiero economico americano ha attaccato Keynes negli anni ottanta durante la presidenza di Reagan che è stato molto keynesiano anche se professava tesi opposte. Reagan ha fatto crescere la spesa pubblica e i deficit USA, anche riducendo le imposte a favore dei ricchi, of course


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