Re: Money from nothing

Inviato da  Linucs il 17/6/2006 15:08:57
Naturalmente se qualcuno riduce l'economia a bilancio, emissioni di monete e altre cose analoghe sbaglia

Naturalmente, se qualcuno esprime un'opinione soggettiva sull'analisi poverella in attesa di leggere il materiale tradotto, sbaglia.

gabbati allo stesso modo di quando gli si abbassa il salario nominale :D

Infatti. Tuttavia, ricevendo meno soldi in un modo o nell'altro, si suppone che non li si possa più pigliare per il culo con la favoletta dei commercianti cattivi che aumentano i prezzi arbitrariamente. In più: se avessero potuto aumentarli arbitrariamente, perché non l'hanno fatto il mese scorso? Almeno il sindacato s'occuperebbe del rapporto tra lavoratori e datori di lavoro, senza lasciar spazio a curiosi personaggi che invitano il governo a "controllare i prezzi" ed altre amenità. L'effetto finale è sempre quello: il lavoratore riceve meno soldi. Bisogna anche prenderlo per il culo?

mentre quando il salario nominale viene diminuito la parte di reddito risparmiata aumenta? non mi pare

Non aumenterà, ma se la riduzione avviene al posto dell'inflazione, allora neanche diminuirà.

In pratica, al fine di coglionare comunque il lavoratore, pagandolo meno, si è riusciti a farlo a) senza dare la colpa a chi si è arrogato il diritto di gestire la moneta e b) rifilando la colpa al commerciante, al petroliere e compagnia assortita, cogliendo pure l'occasione per derubare il lavoratore dei pochi soldi risparmiati, spronandolo in tal modo (Stiglitz style) al consumo: non vorremmo mai che ci fosse un eccesso di risparmi.

Dove si firma?

e le cooperative non esistono?

Quindi, se al lavoratore conviene lavorare in cooperativa, perché preferisce farsi sfruttare dal capitale?

mh.... mettiamo che le aliquote siano

Carta e penna...

secondo te i ceti medi sprofondano?

Dipenderà ovviamente dai costi sostenuti per campare. In Badombia puoi campare un anno con 1000 euro.

Tuttavia, se l'aliquota massima si applica da 75.000 in poi, mi sfugge dove sia la progressività nella tassa. Chi guadagna 100.000 euro l'anno (lordi) si può già ritenere un renditiero?

e in una società senza imposte, quella parte di reddito che gli veniva redistribuita a loro favore dai redditi più alti non ce l'avranno più... con somma gioia di Mises

Redistribuita a loro favore in che modo? Io vedo solo che pagano meno, oppure nulla, a scelta. Il reddito viene certamente redistribuito, ma a favore di chi?

Se io guadagno 100.000 euro, e lo Stato ladro me ne lascia 52.000, impedendomi pertanto di disporre degli altri 48.000, che non potrò investire, potrei sapere con quali soldi dovrei far concorrenza a chi ne guadagna un miliardo e se ne trova comunque in tasca mezzo, alla faccia della progressività? La tassa è forse progressiva finché non diventi Soros evadendo brutalmente il fisco, poi sei a posto?

sta di fatto che il monte stipendi è esiguo rispetto al valore aggiunto apportato dai lavoratori...

Ah sì? E Perché?

e finisce parte nel profitto...quella parte è denaro gratis, l'altra è la remunerazione degli azionisti

Per quale oscuro motivo il valore aggiunto apportato dal lavoratore rende esiguo lo stipendio percepito?

si può ben distinguere, visto che in questo caso è frutto del suo lavoro...

Non vorrei che avesse comprato qualche strumento, per esempio, lucrando sul lavoro di altri lavoratori...

nessuno dice di riportare tutti al punto di partenza in qualsiasi istante...

Infatti: quando sei diventato Soros, la tassa smette di essere progressiva.



però in ogni momento tutti devono avere uguale accesso ai mezzi, la conoscenza e la scuola in primis, per partire dallo stesso punto

Detto così, potresti sembrare favorevole alla curiosa proposta dei grotteschi buoni scuola.

nei 100 metri nessuno parte più avanti di altri... perchè nella vita sociale dovremmo permetterlo?

Ottimo. Ma questo punto di partenza uguale per tutti non dovrebbe essere il migliore possibile? Oppure basta che sia semplicemente uguale?

è più importante la gara dei 100 metri? i renditieri hanno paura della concorrenza? mi sa di si :D

Mi sa di no, visto che l'aliquota per 75.000 euro è del 48%, all'anima della concorrenza.

errato... il lavoratore è la parte debole del contratto, ed accetta lo stipendio che gli permettere di vivere ed arrivare il giorno dopo a lavorare

Anche perché, con l'aliquota al 30% dopo i 25.000 euro lordi, non vedo cos'altro possa fare...

Dato che il datore di lavoro può apparentemente imporre qualunque salario, per quale motivo non ha ancora imposto 100 euro al mese per tutti? (fammi indovinare: grazie alla coraggiosa opera dei sindacati?)

si certo, la quota della sopravvivenza...

Dev'essere anche la quota dell'ultimo modello di cellulare, da quanto mi pare di osservare per le strade.

quanti operai in 50 anni sono diventati imprenditori?

Ben pochi, ergo a) non sono riusciti a mettere via denaro sufficiente, b) ci sono riusciti, ma gliel'ha mangiato l'inflazione, c) l'hanno investito male, ergo il capitale non è garanzia sufficiente di successo. Tuttavia dubito che ogni negozio nella strada che ho davanti sia gestito da un fratello di Soros, e dubito che Mohamed, Abdul e Alì al piano di sotto gestiscano una società finanziata da Bill Gates.

Se a), spero che gli operai non abbiano mai pagato alcuna tassa in vita loro, altrimenti ci dovremmo interrogare sull'opportunità di averli tassati.

Se b), sappiamo chi ringraziare.

Se c), dovremmo dedurre che tutti i renditieri, oltre ad essere ricchi, sono anche dei geni poiché sono riusciti a non perderlo in 10 secondi.

Domanda: prima dei ridicoli livelli di accesso al credito odierni, come faceva l'operaio ad acquistare una casa? Forse risparmiando un capitale?

massì esci fuori le tue statistiche sulla "mobilità sociale"... ci facciamo due risate :D

Anche Soros.

il capitale iniziale è e resta degli azionisti

Capitale iniziale tutt'altro che garantito, poiché potrebbero tranquillamente perderlo. In tal caso, i lavoratori parteciperanno alle perdite? Spero di no, per loro...

il profitto è parte dei lavoratori e parte dell'imprenditore per le ragioni di cui sopra, ossia che il salario rappresenta il "costo di riproduzione del lavoro"

Badombe> "The completely just proposition that the worker is to receive the entire value of his product can be reasonably interpreted to mean either that he is to receive the full present value of his product now or that he is to get the entire future value in the future. But Rodbertus and the socialists interpret it to mean that the worker is to receive the entire future value of his product now."

o meglio "il costo di tenere a mala pena in vita il lavoratore"

Quindi il lavoratore potrà tenersi meglio in vita evitando di comprare un telefonino al mese con la forza occulta del credito?

no è proprietà nelle giuste proporzioni, secondo la contribuzione alla sua creazione... il salario è solo il costo di sopravvivenza, non è la remunerazione del valore aggiunto del lavoro

Quindi i casi sono due: o gli imprenditori sono in grado di imporre qualunque salario, quindi non si capisce perché il lavoratore non venga pagato 10 centesimi l'ora; oppure i lavoratori sono stupidi, giacché per quanto possa essere basso il salario ne trovi sempre uno disposto a lavorare. Ma questo avviene per qualsiasi prodotto o servizio, come testimonia il cellulare nelle mani di Abdul. Se il lavoratore ha facoltà di scegliere il prodotto più conveniente, costringendo gli imprenditori a farsi concorrenza, l'imprenditore non ha forse facoltà di offrire un salario compatibile con il rapporto tra domanda ed offerta di lavoro? Spetta forse a qualche autorità superiore determinare quale sia il salario-non-minimo di agiata sopravvivenza, ed in base a quali parametri?

peccato che se li bocci, se ne vanno in un'altra scuola privata che gli garantisce una promozione, e il costo/beneficio della retta sarà maggiore :D

Motivo per cui va eliminato il prodotto attualmente venduto dalla scuola privata, ovvero il pezzo di carta, che va sostituito dall'istruzione.

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Molto grossolanamente Keynes ha contribuito tra l'altro a definire temi monetari (per esempio sottolinea i pericoli deflazionistici del gold standard e contribuisce a definire le diverse modalità del risparmio),

"Pericoli deflazionistici?"

critica certe posizioni liberiste mettendo in luce i settori nei quali lo stato svolge una funzione utile che difficilmente potrebbe essere svolta dai privati

Come ad esempio...?

(senza per questo cadere nel socialismo che anzi osteggia),

Ovviamente, poiché deficit e spesa pubblica sono nemici naturali del socialismo...

si occupa dei problemi della disocupazione o della piena occupazione che dir si voglia,

Al contrario dell'analisi poverella altrui...

mettendo in luce forse per la prima volta l'importanza della domanda di beni e servizi nel definire il livello di occupazione e di produzione,

Poiché con una maggior domanda possiamo impiegare più lavoratori, salvo poi gabbarli con il giochino dell'inflazione?

definisce gli ostacoli alla trasformazione del risparmio in investimento (molti ritenevano e ritengono ancora che il risparmio si trasformi automaticamente in investimento, mentre esso dipende da fattori che non sono solo la disponibilità di denaro da investire)

Dai?

Il pensiero keynesiano è poi stato variamente ripreso e rielaborato da schiere di economisti che lo hanno formalizzato dando vita soprattutto al modello IS-LM che unisce, attraverso i tassi di interesse, domanda e offerta di beni con domanda e offerta di moneta.

Da questo possiamo dedurre che il pensiero keynesiano sia infallibile, meritevole soltanto di essere rielaborato, formalizzato e codificato.

Dal punto di vista della politica economica l'importanza di Keynes riguarda le critiche a modelli che ritengono possibile che le forze di mercato raggiungano equilibri,

Rullo di tamburi...

l'osservazione che quando il settore privato non riesce a produrre e vendere abbastanza per garantire la piena occupazione è necessario che si attuino politiche economiche che stimolino la domanda anche con la spesa pubblica.

Domanda! Se il privato non aveva risorse sufficienti per produrre, o per acquistare i prodotti, da dove sono saltati fuori i soldi per stimolare la domanda con la spesa pubblica?

Poi Keynes è stato importante nel definire il sistema di Bretton Woods,

Ah ecco...

anche se le sue posizioni non sono state accolte ed è prevalsa una versione edulcorata a uso e consumo degli interessi americani.

Ohibò.

tutto questo, descritto grossolanamente.

Il pensiero di Keynes esige un'esposizione grossolana, oppure è un tuo trademark personale?



I detrattori di keynes identificano il keynesisimo con la spesa pubblica allegra.

Non sia mai! La spesa pubblica serve solo a stimolare la domanda, favorendo magari gli amici degli amici.

Purtroppo o ne ignorano il pensiero o peggio ancora sono in mala fede e ne approfittano per negare qualsiasi validità degli interventi pubblici nell'economia

Ripeto: da dove saltano fuori i soldi?

Come vedi bandit non liquido le cose.

(booga!)

Solo che quando incontro certe modeste spiritosaggini salto al post successivo

...nel quale trovi il buon Sandro che ti copre di insulti: ergo, anche nella lettura dei post manifesti un comportamento inefficiente.

Fatemi capire bene:

Keynes è diventato famoso giustificando la spesa pubblica, utilizzata dallo Stato per aumentare artificialmente a forza di deficit (pagato da?) la domanda di beni, dei quali potrà magari disporre direttamente per qualche opera di pubblica utilità (magari qualche guerra, un po' di agenti in più sulle strade, cose così.)

Mises non è diventato famoso, sostenendo che lo Stato non deve rompere i coglioni.

Sicuramente la fama è dovuta alla validità delle teorie, come si potrà facilmente intuire.

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Due professori di economia monetaria hanno scritto quanto segue:

Rullo di tamburi...

In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione.

I professori sostengono quindi l'opportunità di un monopolio?

Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo Stato,

Monopolio non di fatto, ma addirittura garantito dallo Stato?

i profitti sono in genere incamerati in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di imposte.

Cioè: lo Stato lucra sul monopolio da esso stesso garantito?

Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra inflazione e offerta di moneta

Storicamente: trattasi infatti di un'osservazione empirica, alla quale mai saremmo arrivati con la semplice contemplazione della legge divina della domanda e dell'offerta. Orbene, sostieni che lo Stato lucra su un monopolio, e che il lucro è potenzialmente illimitato: sarà forse per questo che i lavoratori devono essere coglionati con la favola del commerciante cattivo che aumenta i prezzi, invece di spiegar loro l'inflazione?

Il testo che ti ho citato spiega che se anche la banca centrale è formalmente privata le cose non cambiano perchè la maggior parte dei soldi che incassa finiscono allo stato.

Quindi, in ogni caso, lo Stato ruba.

Quanto alla questione delle banconote stampate, bisogna dire che le banconote sono lo una piccola parte della moneta. Quando usi un assegno o la carta di credito o fai un bonifico bancario usi della moneta ma non le banconote.

Ergo l'offerta di moneta è illimitata non solo a causa del monopolio dello Stato sul nulla, ma anche a causa della riserva frazionaria, bieca scusa per moltiplicare artificialmente l'offerta di credito, stimolando - sì? - l'economia.

La moneta creata viene ceduta allo stato in cambio di titoli (BOT, CTT ecc). Lo stato spende il denaro per pagare i propri costi non coperti dall'imposizione fiscale (costi per i quali emette i titoli di stato che in parte vengono acquistati dalla banca centrale).

Ergo: al contrario del cittadino medio, lo Stato può permettersi di spendere più di quanto guadagni, rubando.

In questo modo la moneta, che fondamentalmente è uno strumento, entra nell'economia

Domanda: dove sta scritto che l'emissione monetaria dev'essere un monopolio?

Volutamente non commento sulla definizione di signoraggio, laonde non sciupare il mega-post

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la fonte non è lamentedipascucci.org o auritibrain.net ma la vostra amata:

Raccontami qualcosa che non so: questo è scritto pure su Wikipedia, ed è il contrario di quanto affermano Saba, Paolaics ed altri soci, ovvero che la singola banca abbia facoltà di moltiplicare la moneta.

Leggiamo:

Se si considera che una parte del nuovo denaro raccolto viene prestato (e il resto trattenuto sotto forma di riserva) e, chi riceve tale denaro in prestito, lo spende e chi lo riceve in pagamento lo deposita presso un'altra banca che a sua volta agirà come la prima, trattenendo una quota del denaro sotto forma di riserva e prestando il resto, si può comprendere come, a livello di sistema bancario (e non di singola banca) a fronte di un nuovo deposito si generi un nuovo prestito, poi nuovo deposito presso una seconda banca e poi un nuovo prestito da parte della seconda banca e così via. Poichè ad ogni deposito una percentuale del denaro dev'essere trasformato in riserva, ogni successivo prestito risulterà inferiore al precedente.

La somma di tutti i prestiti generati da un primo nuovo deposito risulterà un multiplo del primo deposito. Si parla pertanto di moltiplicatore monetario, che agisce a livello di sistema bancario e non, come molti erroneamente credono, a livello di singola banca.

Questo significa, per fare un esempio, che a fronte di una percentuale di riserva pari al 2%, il sistema bancario (e non la singola banca) può arrivare a prestare fino a 50 volte tanto. Conseguentemente aumentano anche i depositi presso il sistema bancario.

Orbene, abbiamo scoperto l'acqua calda.

A suo tempo avrò il piacere di produrre altre ricche citazioni in tema.

gli amichetti di Fotogian hanno dato del pazzo ad Auriti.

Prima o dopo il coinvolgimento della Madonna di Fatima nella benedizione delle banche per combattere l'usura?


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