Re: M5S : Una Rivoluzione da raccontare e il futuro dell'Italia

Inviato da  Det.Conan il 28/10/2014 18:34:43
Sono di Palermo e lì ho vissuto per 26 anni nel quartiere della Guadagna, uno dei quartieri a più alta densità mafiosa della Sicilia, ho visto e sentito la mafia tutt’intorno a me, sono cresciuto imparando a distinguere il messaggio mafioso da quello normale perché è anch’esso una lingua, ho visto il fumo che ha avvolto Falcone e Borsellino per sempre e loro sono stati i miei EROI fin dall’adolescenza, il mio impegno sociale è sempre stato di lotta alla mafia e quello politico va nella stessa direzione.
Proprio per questo, proprio per la mia storia, condivido ogni singola parola del discorso di Beppe Grillo a Palermo.

Forse però, a parte i presenti in piazza, sono uno dei pochi ad averlo sentito questo famoso discorso che ha scatenato una bufera indecente contro Grillo e il #M5S.
Eh sì perché se fosse rimasto anche un solo giornalista al mondo in buona fede, vedendo il video, non avrebbe avuto dubbi sul senso delle parole pronunciate.
E’ falso che la mafia si sia istituzionalizzata? NO.
Infatti, da 30 anni, siede in Parlamento con sui esponenti DIRETTI come Dell’Utri o indiretti come tanti tanti altri.
E’ falso che la mafia sia un business riconosciuto (la provocazione del quotarla in borsa)? NO.
Infatti l’Eurostat ha già incluso prostituzione e droghe nei nuovi calcoli per il PIL e il nostro stesso governo ha già utilizzato questi calcoli per farsi bello davanti al Paese.
La verità è quindi quella più dolente ovvero che non esistono più giornalisti in buonafede.

Delle dichiarazioni del PD per voce del deputato Faraone non mi occupo nemmeno, lui, che da quanto emerge delle informative dei Carabinieri andava a chiedere voti al boss Agostino Pizzuto, la mafia la conosce bene quindi è libero di esprimersi tanto nessuno crede alla sua buonafede.

La cosa che mi fa più rabbia però è un’altra, è il cieco piegarsi al sistema della macchina del fango da parte di persone che di mafia hanno sofferto e che rappresentano oggi una bandiera dell’antimafia.
Mi riferisco ovviamente a Maria Falcone e Rita Borsellino, sorelle dei magistrati uccisi, e Pina Grassi, vedova dell’imprenditore Libero che si ribellò al racket del pizzo.
Mi rivolgo a loro direttamente perché è evidente che si siano esposte per ignoranza o, spero di no, per opportunità.
La riflessione è lecita perché nel primo caso avrebbero fatto bene a non cadere nella rete dei giornalisti e non proferire opinioni, nel secondo caso starebbero offendendo la memoria stessa dei loro cari che si ponevano nettamente al di fuori da ogni logica opportunistica per mantenersi saldi alla lotta alla mafia senza compromessi.
Per il mio rispetto per quelle famiglie voglio credere che si tratti della prima ipotesi, ignoranza della storia del MoVimento 5 Stelle e di Beppe Grillo stesso.

Il MoVimento 5 Stelle lotta dalla sua nascita contro la mafia, è l’unico gruppo politico che la denuncia con nomi e cognomi nella aule parlamentari e per questo subisce minacce, è l’unico gruppo politico che ha messo a ferro e fuoco il Parlamento quando PD e compari del PDL riducevano le pene del 416ter uccidendo per la seconda volta Falcone.
Maria, Rita, Pina, dove eravate quando il Parlamento tranne il M5S votava per dare il secondo mandato a Giorgio Napolitano, un Presidente coinvolto indirettamente nella trattativa Stato-Mafia?
Dove eravate quando il rappresentante siciliano del PD Faraone si recava a casa del boss Agostino Pizzuto in cerca di voti?
Dove siete e cosa pensate quando, ogni settimana, il nostro Presidente del Consiglio ospita e scrive riforme con Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva e fondatore di Forza Italia, partito frutto stesso della trattativa e fondato direttamente da esponenti della mafia siciliana?
Perché non rilasciate mai dichiarazioni così dure e sdegnate quando il Parlamento vota atti che realizzano, di fatto, il famoso “papello” di Ciancimino?
Sapete che il M5S ha presentato le leggi 846, 851, 847, 868 e 848 tutte mirate al contrasto alla mafia e ai suoi maggiori interessi economici? Leggi che la maggioranza sta affossando.
Sapete che il M5S da sempre fa parte delle maggiori associazioni che lottano contro la mafia specialmente in Sicilia? Sapete che siamo gli unici a inserire in ogni atto che riguarda le grandi opera la richiesta che le aziende forniscano il certificato antimafia?
Ecco, sinceramente credo che, nel vostro ruolo, dovreste sapere tutte queste cose prima di parlare.

Maria Falcone, Rita Borsellino, Pina Grassi, magistrati siciliani e tutte le brave persone che vivono l’antimafia, ascoltatemi, liberatevi dalla speculazione e non fatevi usare, guardate il video integrale che allego e fatevi la vostra idea ma, soprattutto, prendetevi la responsabilità sociale che vi spetta e denunciate le oscenità, quelle sì, che la maggioranza vota in aula.

La politica si valuta dai voti non dalle parole.

Manlio Di Stefano

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