Re: Moby Prince Moby Prince MAYDAY MAYDAY MAYDAY collisione! siamo in collisione, siamo entrati in...

Inviato da  redribbon il 6/5/2013 8:54:41
Penso che valga la pena esplicitare alcune considerazioni sui mayday lanciati dal marconista della Moby Prince, e sulle conseguenze che si possono dedurre, cose che già si sanno, ma a cui non è stata data la giusta importanza, neanche nei documentari che ho visto.

Alle 22.25.29 l'ufficiale marconista della Moby Prince lancia un mayday che risulta essere debole e coperto da interferenze radio, probabilmente di una stazione radio francese.
Alle 22.44.28 c'è un secondo mayday, con lo stesso timbro di voce del primo, di cui si può sentire solo "Moby Prince Moby Prince" e qualche altra sillaba.

Per comprendere cosa dicesse il primo mayday confuso un consulente tecnico del P.M. si recò presso una ditta specializzata nella ripultura di suoni, proprio a scopi forensi, in Inghilterra, la quale fornì la seguente interpretazione del mayday:
“May Day May Day (a questo punto cessa il primo segnale interferente) Moby Prince, Moby Prince, May Day, (inizio del secondo segnale interferente) May Day, May Day, Moby Prince, siamo in collisione, siamo entrati in collisione ... iamo fuoco, siamo entrati in collisione prendiamo fuoco, May Day, May Day, May Day, ... ne ... co”
con la possibile variante che al posto di "siamo entrati" poteva anche essere "stiamo entrando" .

I giudici del primo processo commissionarono una propria perizia fonica a dei periti della Fonit – Cetra (Furnari-De Rosa) , la quale sostiene che il primo mayday dice le seguenti parole:
Moby Prince, Moby Prince, May Day, May Day, (interferenze radio) May Day, Moby Prince, siamo in collisione, siamo in fiamme, occorrono (p.n.c.) i vigili del fuoco, Compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco! May Day, May Day ...

Quest'ultimo è il mayday assunto dai giudici e che potete trovare riportato in alcuni siti, tra cui wikipedia.
Il problema è che è sbagliato, è sbagliata l'interpretazione del mayday.
E chi lo dice che è sbagliata?
Basta applicare un paio di filtri audio con due editor audio perchè si possa sentire chiaramente, ed al di là di ogni ragionevole dubbio, che verso la fine il mayday dice
"siamo entrati in collisione e prendiamo fuoco" e non certo
"Compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco" ,
lasciando perdere la parte centrale del mayday, che è quella più disturbata e, quindi, di difficile interpretazione,
per cui sarebbe comprensibile che nella parte centrale vengano date interpretazioni diverse,
nella parte finale non ci sono dubbi e non possono esserci dubbi, parlando di un lavoro professionale, che non dice affatto "Compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco".
Ed infatti, anche nelle indagini della Procura di Livorno in conseguenza della riapertura del caso, il C.T. dei P.M. avvalora la seguente interpretazione del mayday:
"Moby Prince Moby Prine, mayday... mayda mayday, Moby Prince, siamo in collisione, siamo entrati in collisione, prendiamo fuoco, siamo entrati in collisione e prendiamo fuoco, mayday, mayday"
(pag. 46 della richiesta di archiviazione)
Da ciò se ne può dedurre che anche per i P.M. che si sono occupati recentemente della questione, la perizia Fonit-Cetra è sbagliata, almeno parzialmente, sebbene non lo scrivono chiaramente nella richiesta di archiviazione.

Cosa cambia se invece di dire "Compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco" dice "siamo entrati in collisione e prendiamo fuoco" ?
Dimostra che la perizia Fonit-Cetra è sbagliata,
e secdondo me è sbagliata in un modo grossolano, direi da dilettanti, tale da renderla inattendibile.
E allora?
Si dà il caso che la perizia Fonit-Cetra è quella che ha eliminato il secondo mayday delle 22.48,
ha cioè concluso che non c'è, non esiste, ed i giudici gli hanno dato retta escludendo la presenza di questo secondo mayday,
anche se il figlio del marconista ha riconosciuto la voce del padre, che dice (almeno) "Moby Prince Moby Prince" e si è detto sicurissimo che è la voce del padre.
Su mobyprince.com vi è la registrazione di 44 minuti del canale 16 di quella sera,
http://www.mobyprince.com/registrazione
tra il minuto 29 e 47 secondi e 29 e 49 secondi si può udire chiaramente "Moby Prince Moby Prince" pur se parzialmente coperto e intramezzato dalle voci americane del Cape Breton.
Come si faccia ad escludere la presenza di qualcosa che è chiaramente udibile nelle registrazioni audio, per me resta un mistero. Penso che avrebbe dovuto essere fuori discussione la presenza di questo secondo mayday.

Ammettiamo invece che esista questo secondo mayday.
Che cosa dimostra?

Dimostra che a 20 minuti dalla collisione un ufficiale, l'ufficiale marconista, è vivo e sta facendo il suo lavoro,
e se l'ufficiale marconista è in grado di svolgere il suo lavoro 20 minuti dopo la collisione,
non si spiega come mai gli altri ufficiali, comandante compreso, non hanno fatto il loro dovere.



La presenza del secondo mayday,
oltre, dunque, a rafforzare decisamente quello che dicevo negli altri post,
porta ad altre conseguenze logiche con annessi interrogativi di una rilevanza tale da non potere essere trascurati, infatti,
il corpo del marconista è stato ritrovato nel vestibolo attiguo alle cabine di seconda classe,
quindi dentro i locali della nave,
ammettendo che sia morto subito o poco dopo il secondo mayday (questo per venire incontro alla ricostruzione ufficiale) ,
non si capisce perchè, con la difficoltà a comunicare mediante il VHF portatile, difficoltà che certamente non può essere sfuggita allo stesso marconista, stesse dentro i locali
della nave:
logica, buon senso, praticità ed esperienza di lavoro vorrebbero che viste le difficoltà a farsi sentire da Compamare, il marconista stesse su un ponte a trasmettere per cercare di farsi ricevere meglio.
Più importante da osservare, ma collegato a quanto scritto sopra, è che secondo i periti, una volta sviluppatosi l'incendio a bordo, le condutture del sistema di ventilazione hanno iniziato a trasportare e, quindi, a diffondere nei vari ambienti della nave fumi caldi intorno ai 200 gradi,
ora è evidente che non si resta continuamente in ambienti in cui sta entrando fumo a questa temperatura e fumo avvelenato, per giunta, da eteri di petrolio, si avrebbero difficoltà respiratorie, dolore cutaneo per i fumi caldi, difficoltà a vedere per lacrimazione degli occhi... ,
senza pensarci, ISTINTIVAMENTE si tende ad uscire da tali locali ed a dirigersi in ambienti con condizioni migliori,
e sulla Moby Prince vi erano i ponti coperta ed imbarcazioni di poppa dove andare, dove cercare rifugio,
che poi anche stando sui ponti a poppa sarebbe giunta prima o poi lo stesso la morte, non inficia quanto sostengo: sicuramente si stava meglio che nei locali interni.
Certamente si potrebbe supporre che il marconista, per qualche motivo sconoscito, sia entrato dopo all'interno dei locali della nave, e qui vi abbia trovato la morte,
però, nel vestibolo vicino alle cabine di seconda classe sono state ritrovate altre persone,
tra cui la moglie del comandante ed il II ufficiale di coperta Lido Giampietroni, il quale era assegnato all'impianto antincendio automatico, di nuovo, non si spiega cosa il II ufficiale ci facesse in detto vestibolo, invece che di occuparsi dell'impianto antincendio mai entrato in funzione!


Ma i dubbi non finiscono qui:
dando uno sguardo ai valori tossicologici del marconista si scopre che aveva un 10% circa di CO e 38 microgrammi di cianuri su 100ml (nella sentenza è riportato per mero errore di trascrizione lo 0,10% di CO, ma è in realtà il 10%) ,
questi valori non sono tali da determinare la morte per avvelenamento, e neanchè l'incapacitazione (lo svenimento) e questo per valutazione unanime, anche di quei medici sostenenti che la sopravvivenza sia stata solo di 20 minuti, al massimo 30 per tutti a bordo della nave.
Quindi, si dovrebbe supporre che il marconista sia morto direttamente per l'incendio (bruciato vivo, schock neurogeno) prima che il suo corpo avesse il tempo di accumulare valori più alti di CO e cianuri,
ma ciò è arduo sostenerlo dopo 20 minuti di sopravvivevnza in cui svolgeva il suo lavoro, perchè non è che te ne vai o stai nelle fiamme dopo 20 minuti, anzi, si presume che uno si sia alllontanato quanto possibile dalle fiamme.
Altra alternativa è che sia morto soffocato per una concentrazione particolarmente alta nell'ambiente di CO tale da rendere del tutto impossibile la respirazione e determinare, quindi, la morte rapida per mancanza di ossigeno,
ma anche questo è difficile sostenerlo poichè altri trovati nello stesso ambiente del marconista dimostrano invece di avere avuto il tempo di accumulare valori alti di CO e cianuri, inoltre, anche istintivamente, si tende a non entrare, o ad uscire da un ambiente in cui sia diventato impossibile respirare.

Diventa tutto spiegabile se invece sono stati costretti da qualcuno a stare in quell'ambiente.

Sempre la presenza del secondo mayday introduce il perchè non si sono buttati in mare?
Solo il barista Esposito si è buttato, vestito, e col giubbetto salvagente, e poi, purtroppo, annegato.
Strano che altri membri dell'equipaggio (lasciamo stare i passeggeri che erano per lo più nel salone Delux) non si siano buttati in mare,
certamente si deve supporre che per i primi 10-15 minuti fosse un tentativo impossibile per la presenza del mare circostante il traghetto incendiato dal petrolio, ma una volta che si è staccata la Moby Prince ha iniziato a girare in tondo allontanandosi dal mare in fiamme e a quel punto qualcuno avrebbe potuto gettarsi in mare, ma questo non è accaduto.

Anche qui, diventa spiegabile se sono stati costretti da qualcuno a restare a bordo.

Ora si capisce che la presenza del secondo mayday sarebbe una spina nel fianco, diciamo anche un "temperino", se non un coltello, nel fianco della ricostruzione che contempla il semplice incidente in nebbia,
non c'è quindi da stupirsi che i giudici siano stati lieti di condividere le conclusioni della perizia Fonit-Cetra escludendone l'esistenza.
Secondo me hanno sbagliato,
se, in assenza del secondo mayday, resto perplesso sugli avvenimenti e posso ipotizzare un dirottamento, ma senza esserne troppo sicuro,
con la presenza del secondo mayday la logica mi spinge inesorabilmente a spiegare gli avvenimenti a bordo della Moby Prince con la presenza di un commando a bordo.

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