Re: La Palestina ammessa come Stato Osservatore all'ONU

Inviato da  Pispax il 5/12/2012 1:17:57
Citazione:

Luxio ha scritto:
Citazione:
Per dire da quando l'Egitto ha fatto un accordo di pace (Camp David) ha confini solidi e ben definiti. Anche la Giordania ha seguito questa strada. La Siria invece ha sempre rifiutato di sedersi a un tavolo di negoziato da 65 anni a questa parte, la sua dichiarazione di guerra è sempre attiva e ogni tanto su quel confine scoppiano i casini.


Qui condivido il pensiero di Homero e aggiungo: se lo stato di Israele fosse sorto ipoteticamente lungo le rive del Nilo, non pensi che anche l'Egitto avrebbe reagito altrimenti?


Dal dopoguerra a oggi ci sono stati più di un centinaio di Stati che sono nati occupando o rivendicando terre che prima erano di altri Stati e di altri popoli.
Tranne in pochissime eccezioni (per esempio Tibet e Cina) dopo un po' si è sempre raggiunta una situazione di equilibrio stabile. Si aprono negoziati, si riducono le posizioni irriducibili, si concordano autonomie, si trovano misure di convivenza.
Questo evidentemente in Palestina non è successo.

Però trovo singolare la posizione che sostiene che questo non sia successo per colpa esclusiva di Israele. Che poi è la posizione dominante in questa discussione (te compreso)
Bene o male Egitto e Giordania sono lì a dimostrare che i trattati di pace Israele li rispetta.





Citazione:
Poi non condivido assolutamente l'equazione Ebreo=sionista=Israele, davvero no. Considero il sionismo la parte marcia di un "gruppo", come l'estremismo in qualsiasi sua forma.
Quello della legge sul negazionismo in Italia voleva essere, come avevo scritto, soltanto un esempio. Il proiettile non lo dà a nessuno, ma può offrire una potenziale giustificazione ed un subdolo supporto ad un'idea che a mio avviso non sta facendo del bene. Come qualcuno ha già detto dal razzismo sorge l'anti-razzismo che poi diventa razzismo-anti-razzismo (scusa la forma incasinata, ma il senso mi pare chiaro).


Che tu non la condivida non ha importanza. Quello che conta invece è che l'hai riproposta pari pari il rigo successivo alla tua non-condivisione. Quella roba della "potenziale giustificazione" e del "sudbolo supporto", sai.
Se non ti sei accorto che lo stavi facendo, cosa di cui sono convinto, forse un attimo di riflessione su questo male non farebbe.





Per inciso il "razzismo anti-razzista" è una colossale stronzata.

Per me un razzista è solo un contenitore ambulante di merda a forma vagamente umana, e questo chiude la questione.
E' un banale ammasso di cellule indegno di essere chiamato "Uomo".
Però il problema non è legato a LUI: è legato al suo modo di definire il mondo. Al momento che il razzista diventa un'ex-razzista, cioè se e quando cambia le sue idee, il problema cessa del tutto di porsi.
Torna IMMEDIATAMENTE a essere un Essere Umano, e l'eventuale residuo di odore di merda è legato solo alla cura che ci mette nel lavarsi.

Per un razzista invece il discorso è opposto. Se tu sei un negro o un ebreo il problema non è legato alle tue idee, ma è legato A TE.
A quello che sei.
E per quanto tu possa cambiare le tue idee non c'è niente che tu possa fare per cambiare quello che sei. Sei e sempre resterai un negro o un ebreo, qualunque cosa tu faccia.

Se tu vinci il Nobel perché hai scoperto la cura definitiva contro il cancro sei comunque quello sporco negro (o ebreo, o zingaro, o quello che vuoi) che ha scoperto quella roba, ma non crederti che questo ti renda migliore, che se dipende da me sei fuori dai coglioni lo stesso. Che cazzo ci fai nel mio stesso ristorante?


Non è ESATTAMENTE la stessa cosa.

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