Re: se Grillo io fossi....

Inviato da  perspicace il 30/4/2013 12:47:48
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Voler essere discepoli del Cristo significa avere scelto e deciso di seguirlo, significa avere scelto Cristo come unico punto di riferimento della e nella nostra vita.
Lo seguiamo perché lo amiamo e perché abbiamo fondato su di lui, e solo su di lui, il nostro progetto di vita.
Vivremo, nonostante tutto, infedeltà ed errori quotidiani, ma non saranno questi a troncare la nostra sequela se sapremo accettarli e viverli come limite e quindi come parte della croce che ogni giorno ci è chiesto di portare. Una croce fatta di grandi e piccole sofferenze e miserie, ma è proprio l’adesione alla “nostra” croce la via per divenire e rimanere suoi discepoli.
La Chiesa, oggi e sempre, è costruita da chi ha il coraggio di affidarsi soltanto a Dio e seguire Gesù con totale abbandono e senza nessun compromesso.


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Parola del Signore


Gesù che era un uomo lungimirante sapeva che sarebbe stato perseguitato come ogni suo discepolo e le persone a loro care con le quali essi stringevano affetti.

E' il destino dei fedeli di cristo lottare contro le bestie, non solo nelle arene romane.

Gesù "il compassionevole" volle avvisarli poiché egli si faceva partecipe del dolore che avrebbero vissuto.



Non tutti sono disposti a veder soffrire le persone che amano, ad esempio io che amo gli italiani non voglio vederli soffrire e sono propenso ad appoggiare chi lotta per loro non dando per scontato il loro sacrificio.

Molti grandi uomini del passato provarono ad unire l'Europa col sangue Cesare e l'impero romano, Carlo Magno, Hitler ed altri ma senza riuscirci.

Ora noi abbiamo preso il premio nobel perché a differenza dei secoli passati e di altri grandi stati non abbiamo deciso di unire l'Europa col sangue degli uomini ma con una comune congiunzione di popoli delle nazioni europee.

Grazie a Dio (il logos) delle persone lungimiranti hanno deciso di non ottenere l'unione con la guerra e il sangue ma con mezzi molto più "umani".

Nel 2020 l'Europa politica sarà completa e dopo nel 2032 quando L'Europa (infrastrutturale politica ed economica) sarà completa le genti europee vivranno un epoca di pace benessere e prosperità, spinta avanti da una acquisita: potenza, stabilità e prosperità.

La paura verso ciò che non si conosce e legittima ma il coraggioso non è colui che non ha paura quello è il folle, il coraggioso è colui che l'affronta per uno scopo più alto.

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