Re: se Grillo io fossi....

Inviato da  ivan il 13/4/2013 7:41:15
Leggendo le appassionate discussioni su questo ed altri 3ad una cosa emerge, la tendenza di una parte ad indicare una soluzione , la presa del potere da parte loro, come soluzione, ai fini pratici perfetta, ai travagli del presente .

Aspirazione legittima, ci mancherebbe altro, l’idealizzato è cavallo di battaglia nell'agone politico.

Ma proseguiamo un attimo e osserviamo i fatti con il sufficiente distacco.
Si nota che nell'ultima campagna elettorale due soggetti dei soggetti in competizione hanno usato la tecnica di influenzare il soddisfacimento psicologico (abolizioni dei balzelli, reddito garantito per tutti, abolizione dei semafori e dei gendarmi del traffico, - se avessero osato proporre l'abolizione di bollo ed assicurazione avrebbero preso il 100% dei voti - e cosi' via)anziché di stare li ad illustrare e discutere sobrie valutazioni delle possibilità esistenti, attraverso le quali non è detto non si possa raggiungere anche l’idealizzato (esempio uscire da una situazione socio economica drammatica).
In sintesi, si proietta nell'inconscio collettivo un mondo ideale in pratica perfetto ripulito ed esente dalle contraddizioni dell'odierno, questo e' in sintesi.
Osservando le tecniche di propaganda usate dalle parti in competizione nonche' i mezzi materiali usati per diffonderli e' ovvio chi ha vinto, ha vinto chi ha usato la tecnica e il mezzo piu' efficaci nell'opera di persuasione.

Ma sorvoliamo per semplicita' sull'aspetto del mezzo materiale usato per diffondere la propria propaganda, il tubo catodico urlato.

Riflettiamo un attimo sulle idee portate avanti, non su tutte che se non non si finisce piu', riflettiamo sulla principale: il proporre la soluzione ideale, quella che e' perfetta rispetto all'odierno, quella dove, a seconda dei proponenti, non ci sono piu' tasse o corrotti .

Va da se' che questa soluzione ci solleverebbe dal dolore del presente fatto anche di di balzelli e corrotti e soldi che non bastano mai.

Ora sorvoliamo pure sul fatto che va' da se che nessuno non vorrebbe un mondo ideale, senza tasse, senza politici corrotti, senza noiosi semafori etc ect.

La sintesi e' che viene proposto e proiettato nell'inconscio collettivo uno scenario di condizione di perfetta pace e serenità consistente nell'annullamento di desideri e passioni derivanti dai travagli dell'odierno, soluzione che e' li a portata di mano, a patto che ..., ovvio.

In ultima analisi viene proposto un paradiso, un nirvana.

Ripeto, e' pienamente legittimo farlo in termini di concorrenza politica, ci mancherebbe altro.

Il punto dove voglio arrivare e' : ma siamo o no incalliti guerrieri del web (o complottisti della domenica che dir si voglia )?

Proporre il nirvana cosa è in sostanza? Semplice, è un sofisma, sofisma cosi' descritto in letteratura :
<<La "Fallacia del Nirvana" è un errore logico consistente nel paragonare uno stato attuale di cose con alternative non realistiche ed idealizzate. Può anche riferirsi alla tendenza ad assumere che vi sia una soluzione perfetta per un determinato problema. Consiste nel creare una falsa dicotomia che presenta una soluzione quale ovviamente vantaggiosa, per quanto allo stesso tempo completamente irrealistica. La scelta invece non è tra il mondo reale ed un'utopia, ma piuttosto tra una possibilità realistica ed un'altra che è semplicemente m i g l i o r e>>. Scelta, aggiunge la teoria dei giochi, che deve fare i conti tra gli equilibri di Nash e gli ottimi di Pareto, cose queste che non vanno necessariamente a braccetto , anzi tut'altro (ecco perche' esistono i semafori e non passa per primo l'elefante).

Aforismi:
1. Diceva Voltaire: “Le mieux est l'ennemi du bien” ovvero la perfezione è nemica del bene (o anche: la perfezione è nemica delle buone intenzioni) .
2. “Adelante, Pedro, cum judicio" raccontava il Manzoni.

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