Re: La corte di Strasburgo sui crocifissi nelle aule

Inviato da  Pispax il 14/11/2009 12:15:49
Citazione:
"Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale".

Non so quanto possa essere utile alla discussione, ma da come la capisco io credo semplicemente che se il Vaticano o lo Stato italiano decidono unilateralmente o congiuntamente di denunciare i Patti questo debba comportare l'obbligo della revisione costituzionale .
Direi che è ovvio: a quel punto non ci sono più i presupposti per l'art.7, e devono essere definiti i nuovi criteri, fra i quali può esserci anche il criterio di "nessun criterio".

Dice anche che i Patti lateranensi NON fanno parte della Costituzione e possono essere modificati tranquillamente.
Ma non cancellati: a meno di una revisione costituzionale la Carta implica la necessità di una regolamentazione dei rapporti.



N.B.: la Costituzione è anche la nostra carta dei diritti. L'art.7 però sembra avere più una carettere descrittivo che un carattere di tutela. A dire il vero non è per niente chiaro se per un'eventuale abolizione dei trattati con lo Stato pontificio la revisione costituzionale debba essere precedente o possa essere anche successiva o possa addirittura non essere immediata (come è accaduto per esempio nei confronti delle leggi sull'aborto e sul divorzio, che di fatto denunciarono lo spirito dei Patti Lateranensi).

In ogni caso direi che questa eventualità per il momento non è prevista da nessuno, RC compresa.

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