Re: La corte di Strasburgo sui crocifissi nelle aule

Inviato da  sitchinite il 11/11/2009 15:44:50
Citazione:

audisio ha scritto:
X Sitchinite:
hai scritto, giustamente, che per par condicio bisognerebbe esporre anche la menorah, la manina di Fatima (gli islamici non ammettono alcuna raffigurazione della divinitą), le Tavole della legge dei Mormoni, le immagini dei santi Sikkh (nel Nord ce ne sono molti di Sikkh), il Buddha e chi pił ne ha pił ne metta.
Ora, poichč le aule scolastiche, quelle di tribunale e gli uffici pubblici non possono diventare il compendio e la summa di tutto lo scibile spirituale (non trascurando che alcuni potrebbero desiderare di veder affisse altre icone, non religiose ma altrettanto ispiratrici tipo il Che o Francesco Totti, eh eh), nč trasformarsi in un supermercato dello spirito, non č pił ragionevole togliere tutti i simboli di qualsiasi tipo (guarda aggiungerei anche l'immagine del Presidente della Repubblica, visto che alcuni potrebbero non apprezzarla)?


No secondo me non é pił ragionevole. Lo sarebbe se la scuola fosse davvero vista come un ambiente in cui la gente va solo a studiare le materie e gli insegnanti si limitassero a insegnare la loro materia (cosa che io auspico). Allora nessun simbolo sacro avrebbe senso.
Se invece, come la si cerca di spacciare, la scuola é un luogo di crescita e di educazione, allora il simbolo sacro é molto importante. Hai dimenticato un passaggio essenziale del mio discorso... bisognerebbe permettere di affiggere gli altri simboli A CHI LO CHIEDESSE, non intendo che bisogna metterli tutti li belli che allineati per forza. Il concetto che esprimo é la 'possibilitą' di un seguace di un culto di richiedere o poter avere un simbolo del suo culto...
La religione, per chi ci crede, non conosce orari... per chi ci crede, il simbolo del proprio culto é importante in ogni momento, quindi reputo che debba avere la possibilitą di vederlo ove passa una buona parte della sua giornata...

ti faccio un esempio... molti nostri clienti in azienda son arabi, alcuni son ebrei, altri iraqeni... hanno chiesto di poter organizzare il lavoro in modo che non ne sia inficiato il loro aspetto religioso... li bisogna fare una scelta, se si crede nella libertą religiosa é giusto permetterlo (ovviamente finchč non intacca negativamente la nostra sfera - per esempio se io lavoro in progetto con loro, e loro mi chiedono "rimandiamo la riunione di un ora per via della mia preghiera", io son libero di rifiutare perchč non son tenuto a uscire un ora in ritardo a causa del loro credo). Ora applica la stessa cosa in un ufficio pubblico in cui ci siano credenti, siano essi solo cristiani o anche di altri culti. Non credo sia una offesa per nessuno se loro avessero la possibilitą di avere il loro simbolo di culto al quale, quando sentono di volerlo fare, rendere omaggio.
Non intacca la laicitą di nessuno. Se una persona non crede in quel o in quei culti, semplicemente il simbolo lo ignora, non gli dą fastidio.

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