Re: Mobilitazioni ed eventi "dal basso". PARMA

Inviato da  florizel il 26/1/2012 13:47:12
La retata Anti-NO TAV è una dichiarazione di guerra.


""Ad Afragola e nella zona di Napoli e del casertano, gli investimenti hanno arricchito le imprese legate alla camorra che hanno ricevuto subappalti prima dalla FIAT celata sotto il nome di Cogefar Impresit e poi da Impregilo, il mostro edilizio a tre teste controllato da Ligresti, Gavio e Benetton.

In Campania, i subappaltori hanno aperto cave abusive poi riempite di rifiuti, hanno devastato un territorio già provato per non lasciarvi niente, costruendo anche il consenso (e voti) attraverso le assunzioni di lavoratori nei cantieri.

Nella zona di Roma dove sono passati i cantieri, Tor Sapienza in particolare, i binari sono passati in mezzo alle case, rovinando la vita di parecchie persone, come il signor De Giusti che ha lavorato una vita e si è ritrovato con la casa che trema ad ogni passaggio di treno e due infarti.

Per alcuni costruttori e politici è un male necessario in nome del progresso.

In Toscana, il Mugello è stato devastato. Sorgenti d`acqua prosciugate, montagne fatte a brandelli. E poi morti, morti sul lavoro [v.: Claudio Metallo sul sito "Terrelibere"]".

"Lo scandalo del TAV è l'emblema della degenerazione globale del sistema politico; esso ha coinvolto maggioranza ed opposizione in egual misura. Dopo Tangentopoli non è scaturita una Repubblica rinnovata, ma una riedizione peggiore del vecchio sistema di potere.

Si è organicamente strutturata l'alleanza tra ceto politico e forze dominanti del potere economico delle grandi imprese sia private che pubbliche, alle quali è demandato il controllo della totalità degli appalti delle grandi opere pubbliche. Ancora oggi entrambe sono sempre più dipendenti dallo Stato. Più che nel passato esse manovrano l'informazione e la formazione del consenso con metodi spregiudicati e contrari alla verità: coprono i mosfatti e le violazioni delle regole del mercato e esaltano i personaggi politici che agiscono all'insegna di una becera antipartitocrazia e del più demagogico populismo, anticamera di scelte illiberali.

Le oligarchie finanziarie e tecnocratiche, sopravvissute all'ondata di tangentopoli, sono riuscite a ridimensionare la presenza dei partiti, divenendo esse arbitre esclusive del sistema di spartizione delle commesse pubbliche, per decine di migliaia di miliardi, con una sistematica violazione delle norme interne e internazionali sulle gare di appalto. Altri gruppi finanziari antagonisti hanno optato per accordi diretti con Cosa Nostra, nuovo soggetto politico-finanziario, accettato e riconosciuto dallo Stato, tanto da monopolizzare quasi tutte le commesse per le grandi infrastrutture.

Cosicché nelle grandi opere pubbliche, come l'Alta Velocità e le autostrade, coesistono, in perfetta armonia, i protagonisti di sempre: i boiardi di stato, i grandi mediatori-corruttori, le imprese cooperative, Cosa Nostra, la Camorra, alcuni magistrati collaudatori e i grandi gruppi finanziari [v. libro: Corruzione ad alta velocità - Viaggio nel Governo Invisibile]".


Il cappio intorno alle libertà personali e collettive si stringe sempre di più, e la retata di questa mattina lo dimostra in modo esemplare. Bisogna stare molto attenti, perché le notizie di questa mattina rappresentano il superamento di un limite che sembrava inviolato ormai da tempo; queste notizie ci parlano di uno Stato che macina tutto e tutti, delegittima ogni forma di dissenso, con lo scopo di salvaguardare forme evidenti di malaffare, devianza istituzionale, ibridazioni varie tra Stato, criminalità e affarismo da squali.

...

Allo stato attuale, sei mesi di indagini hanno portato a 26 arresti in tutta Italia, da nord a sud: a queste ragazze, a questi ragazzi, a questi militanti senza pace, va tutta la nostra solidarietà. Completa e incondizionata."

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