Re: What would a Swedish do? Miracolo Svedese

Inviato da  Orwell84 il 29/8/2008 2:16:20
Citazione:

infosauro ha scritto:
Premessa 1: io parto dal presupposto che la Svezia sia un modello da imitare, anche se non ne so molto, diciamo che, basandomi sul sentito dire, ritengo la Svezia uno degli stati migliori. Con questo non voglio dire che sia uno stato perfetto, anche quei biondoni avranno i loro problemi, ma mi sembra di poter assumere senza tema di sbagliare che i loro non siano neanche paragonabili ai nostri. Ad ogni modo se qualcuno vuole confutare il mio presupposto si senta pure libero di farlo.


Dipende da cosa intendi per problema.
Certo i servizi pubblici funzionano bene (non so però se hai mai avuto l'occasione di comprare un ticket di corsa singola della metro) e anche a chi non ha reddito vengono forniti diversi servizi (conosco ragazze universitarie svedesi che ricevono 250-300€ a prescindere).

Bisogna però prendere atto del fatto che ad oggi il welfare svedese è allo sfascio [
*link] e non è in grado di sostenere le ondate di immigrati che si trasferiscono in scandinavia (costano alla comunità tra i 5 e i 6 miliardi di euro). La situazione non è destinata a migliorare, ma al contrario peggiorerà costantemente in quanto l'applicazione del socialismo, che di fatto riversa responsabilità e costi di ciascuno sulle spalle di tutti, richiede una bassa diseguaglianza sociale (in mondo che il taxpayer e il taxconsumer coincidano) e un grande rispetto delle regole. Insomma gli obiettivi a cui teoricamente tende la socialdemocrazia devono in realtà essere le sue premesse. Allo stesso tempo, se non consideriamo i "labor market political activities" (ovvero le persone che vengono pagate anche se non lavorano), quelli entrati presto in pensione (540,000 persone) e chi vive solo di assegni d'invalidità la disoccupazione svedese sale dal 5 al 25%. Per non parlare del crollo verticale dei tassi di crescita economica dell'OECD negli ultimi 30-40 anni.

Quello che potrebbe insegnarci la Svezia è in primis che più i soldi versati dal cittadino rimangono vicini più vengono spesi oculatamente (la Svezia è uno stato che ha più o meno gli stessi abitanti della Lombardia), e quindi più il raggio statale è limitato (possibilmente dovrebbe tendere a zero) meno si tende allo spreco, il che non farà certo piacere agli europeisti. In secondo luogo, guardacaso uno dei pochi paesi che non ha partecipato alle guerre mondiali (mi pare sia dal 1809 che non combattano guerre) nel 1950 era il 4° paese con il reddito pro-capite più alto al mondo. Dal '50 in poi, quando la tassazione è passata dal 10 al 50% e Olof Palme ha scelto di regolamentare qualsiasi aspetto della vita dei biondoni le cose sono un po' cambiate (per chi ha tempo è anche interessante dare un'occhiata alla quantità di "krone" svedesi che circolavano in quegli anni o l'espansione del credito conseguente alla deregulation bancaria del 1985). Svalutazione verificabile anche solo scrivendo SEK in google. :)

Una nota: fino al '76 la Svezia ha proseguito a sterilizzare gli autoctoni biondoni, in stile T-4 Euthanasia Program. Mi pare circa sessantamila persone.
Certo non che la nostra situazione sia invidiabile, ma l'Italia è un paese economicamente e geograficamente ineguale, con poco rispetto delle regole imposte dall'alto (non che sia sempre un male, anzi). Insomma le due premesse per applicare il modello svedese non ci sono. Quello che invece abbiamo è la loro pressione fiscale (un 44% nostro contro un 50%) e una minore libertà economica (noi siamo oltre la 60^ posizione, loro mi pare nelle prime 20). In poche parole siamo più socialisti di loro e non ci sono orme da seguire. É sempre lo stesso trucco che usa ogni stato moderno. Tasse, regole e stampante di denaro.

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