Re: Elezioni 2008: voto o non voto?

Inviato da  florizel il 8/4/2008 12:15:35
Orwell84
Citazione:
Se non partecipi non è vero che non sei nessuno, rimani comunque una dichiarazione dei redditi catalogata e monitorata.

Giusto, giusto. Tanto per ricordarci, di conseguenza, che non sei NESSUNO se, parallelamente al "voto", vorresti sfuggire anche al prelievo fiscale...

Ma niente paura, la "partecipazione alla vita democratica e politica del paese" è garantita (lo stato ti ama), ed il "finanziamento pubblico ai partiti" si trasforma magicamente in "contributo per le spese elettorali".

"...poiche' l'Italia e' un Paese senza particolari problemi economici , sociali o politici, hanno pensato bene che, nel 1999, sarebbe stato davvero disdicevole non dedicare una parte significativa del proprio tempo al problema che, nel 1997 e nel 1998, aveva fatto trascorrere notti insonni ai nostri parlamentari: il denaro da assegnare ai partiti."

"Se e' possibile trarre una regola generale , e' la seguente : i tempi di produzione legislativi sono direttamente proporzionali agli interessi dei partiti ed inversamente proporzionali a quelli dei cittadini."

Citazione:
A quella non si scappa, sennò poi chi paga il gessato a Fatuzzo?


Credevo che a questo eclettico camaleonte del trasformismo politico ci avrebbe pensato il sarto personale del berlusca...

skywalker
Citazione:
questo è ciò che mi "infastidisce".. la mancanza di speranza..


Se ANCHE la speranza viene riservata e relegata unicamente all'ambito politico, capisco perchè siamo messi così male...

Serve saper suggestionare la gente, ricorrendo a prove false, mutile, incomplete ed evitando il rigore della logica [*3 - *4]. Tutto per influenzare le proprie vittime ripetendo frasi vuote, attaccando furiosamente un capro espiatorio [*5], portando l'intera questione su un piano puramente emozionale (e non razionale, come l'assunzione alle proprie dipendenze di un rappresentante comporterebbe), per poter trattare l'intero argomento come una questione di principio religioso e di dovere patriottico, escludendo ogni barlume di razionalità. In definitiva, per raggiungere il successo il propagandista deve saper manipolare istinti e sentimenti; chi vuole conquistare le masse deve conoscere la chiave che aprirà la porta dei loro cuori, pertanto deve far leva sulle speranze degli elettori, ispirando, attraverso false promesse, una devozione che li stimoli all'azione (il voto).

Citazione:
se si è arrivati a questo punto è anche colpa nostra


“Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia.” - Camus.


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