Dopo un incontro informale avuto a novembre, il premier ha infatti scelto di affidare quasi completamente la sua campagna per le politiche a Karl Rove, lo stratega di George W. Bush alle ultime presidenziali americane, cioè a colui che viene soprannominato “The Genius” dagli addetti ai lavori d’oltreoceano. Per la campagna elettorale del premier italiano, Rove ha mutuato lo stesso schema utilizzato per Bush:
il primo obiettivo è esasperare i toni della campagna elettorale e puntare il dito contro l’avversario;
il secondo è convincere i possibili astensionisti del centrodestra e i delusi dal quinquennio berlusconiano
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