Re: RESTIAMO UMANI

Inviato da  benitoche il 5/3/2012 9:13:32
Agli inizi di febbraio,mentre neve e ghiaccio la facevano da padroni in tutta Europa e annichilivano Roma,e la nave Concordia mandava residui bagliori mediatici dalla sua trappola dell’isola del Giglio,a Budrus,un villaggio della Cisgiordania,accadeva qualcosa che nella sua apparente insignificanza di cronaca liminare e anonima potrebbe costituire l’inizio di un processo risolutivo per gli annosi problemi che affliggono quella regione,e di riflesso,per risulta geopolitica,il mondo.

È accaduto questo:un giovane militare israeliano è stato ‘dimenticato’ dalla sua unità,con la quale stava effettuando un controllo dell’area intorno al villaggio palestinese.
Durante il pattugliamento,il soldato era stato messo a presidiare una zona fuori del paese.
Fermo alla consegna è rimasto al suo posto anche quando,terminata l’operazione,l’unità è rientrata in territorio israeliano,lasciando il giovane da solo.
Sono passati di là due anziani contadini palestinesi che lo hanno visto e gli hanno detto che i suoi commilitoni se n’erano andati da tempo.
Il giovane ha temuto di finire in una cella di Hamas,come era capitato al caporale Shalit,tenuto prigioniero per cinque anni.
Ma i due anziani fellah lo hanno rassicurato e lo hanno invitato a casa loro.
Qui, hanno contattato le autorità militari palestinesi che attraverso un ufficiale di collegamento hanno riconsegnato il giovane soldato al suo reparto in Israele.

Il fatto in sé potrebbe sembrare un semplice gesto di umanità se fosse accaduto altrove,con personaggi normali,in una situazione politica e strategica non avvelenata da rancori e pregiudizi.
Ma nella situazione particolare la condotta di tutti i soggetti coinvolti nell’episodio assume un carattere di eccezionalità.
Si tratta di persone condizionate da rigorose osservanze religiose prima che politiche o di appartenenza etnica.
Da una parte la fede nel Dio degli Eserciti,dall’altra il riconoscersi in un Dio che promette il Paradiso delle Urí a chi combatte gli infedeli e diffonde i dettami del Profeta.
Due calchi morali in cui le anime dei fedeli vengono calate dal momento stesso che emettono il primo vagito.

Eppure,quei due contadini e quel giovane soldato sono loro malgrado entrati in una sfera del volere individuale non piú condizionato dal credo
integrale,quello che non ammette deroghe,derive o accomodamenti. Sono stati costretti da un quid interiore a seguire un comandamento non stabilito da alcun libro o decalogo.
Hanno riscoperto l’uomo primigenio,l’essere che per volontà autocosciente ritrova la legge umana,quella che ispirava la giusta morale prima che smarrisse l’impronta divina.
Nel villaggio di Budrus l’umanità smarrita si è ricompattata.Fonte Archetipo

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