Re: 28 e 29 marzo Ci aspettano (ai seggi).

Inviato da  benitoche il 12/3/2010 23:51:34
Citazione:

florizel ha scritto:
qui parliamo dei motivi per cui si decide di NON recarsi alle urne.
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A questo punto voglio allora presentare un altro testo di un altro doppiogiochista, che con la tecnica dialettico-formale riesce da anni ad essere qui e là nei vari salotti televisivi, mostrandosi a volte di sinistra e a volte (per esempio oggi che i tempi stanno mutando in modo così travolgente e "transformista"!!!) contro il Pd. Si tratta di Giovanni Sartori. Ecco cosa scrive attualmente da vero idealista (uomo di sinistra pentito?) oggi (Corriere della Sera del 21/11/09).

"Francesco Alberoni scriveva giorni fa (il 20 ottobre) che "Persi gli ideali a cosa si rivolge la spinta umana? Solo al potere e al denaro". Sì: ma è utile approfondire.

In primo luogo, non dobbiamo confondere ideali con ideologie. Sono cose diverse e anche nemiche. Intesi come obiettivi di valore gli ideali acquistano centralità nella politica con l'illuminismo, non prima. La parola "ideologia" viene poi coniata da Destutt de Tracy nel 1796, e dunque in sul finire dell'Illuminismo, per dire "scienza delle idee"
un significato letterale che non ha attecchito e che è stato stravolto dal marxismo, dal marxismo, per il quale l'ideologia diventa killeraggio e cioè un pensiero che non-è-più-pensato, un ex pensiero dogmatico e fanatizzato, che appunto ammazza il pensiero e le idee

Una seconda precisazione verte sul rapporto tra ideali e democrazia. Che è un rapporto strettissimo ma soltanto moderno, recente. Aristotele distingueva tra governo dell'uno, dei pochi, e dei molti, e poi tra il governo nell'interesse proprio o nell'interesse comune.
E per Aristotele la democrazia era il governo dei molti, o dei poveri, nel proprio interesse, e quindi un cattivo governo. Ma, attenzione, l'interesse comune che caratterizzava i buoni regimi non era, per lui, posto da ideali, e tantomeno dall'ideale della libertà individuale del cittadino. Hobbes lo precisava lapidariamente: "Ateniesi e Romani erano liberi, e cioè le loro città erano libere".

La grossa differenza è che il mondo antico su su fino al Rinascimento non si proiettava verso il futuro ma si poneva come un aumento, una crescita, delle origini. Alla stessa stregua non era "giovanilista": l'autorità, la "auctoritas" spettava alla saggezza degli anziani. Questa visione del mondo venne rovesciata dal Romanticismo "scoprendo la storia" come una dinamica innovativa che porterà man nano a configurare la democrazia liberale come l'ottimo governo sospinto e realizzato dai suoi ideali.

Il retroterra di questo sviluppo era che per la prima volta nella storia gli "esclusi" dalla politica venivano effettivanente inclusi dal suffragio universale. Ma se questa inclusione "perde gli ideali", e con essa il senso del "dovere etico", allora il buon governo democratico va alla deriva.
Si è detto che la politica è la guerra con altri mezzi

Oramai sarei più incline a dire che la politica è il ladrocinio, la pappatoria, con altri mezzi. "Omnia Romae cum pretio", tutto a Roma si può comprare, scriveva Giovenale. Invece oggi?

Ci stupiamo che anche la sinistra venga travolta in questa frana. Ma perché? Le sue credenziali intellettuali risalgono all'immediato dopoguerra, a quando il Pci ereditò il grosso della cultura idealistica (Crociana o Gentiliana che fosse) che allora dominava in Italia. Marx "rovesciò" la filosofia idealistica di Hegel.
Un secolo dopo i nostri idealisti rovesciarono a loro volta, Croce e Gentile, e si ritrovarono senza alcuno forzo marxisti. Ma il Pci del Migliore era, di suo, spietato cinismo di potere nei vertici, e un partito di ideologia (non di ideale) nel suo apparato. E una volta usciti di scena gli idealisti marxisti, a loro sono subentrati, come nucleo dirigente del Pci, gli addestrati alle Frattocchie; addestrati, appunto, al killeraggio ideoloico e per ciò stesso largamente incapaci di ripensarsi e di pensare "ex novo". Il che lascia il Pd (oggi di Bersani) come un gruppo di potere - con nobili eccezioni, si intende - altrettanto cinico e baro dei gruppi di potere al potere".



Ecco dunque come stanno le cose

http://www.nereovilla.it/091121-dodi&c_e_ruberia.htm

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