Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato

Inviato da  Floh il 11/8/2015 22:10:09
@ Al2012

Cit.
"Potresti indicarmi in quale punto del filmato hai notato la trasformazione a cui fai riferimento e che ti fa escludere la spontaneità del ‘68?"

Non si tratta di un punto particolare del filmato, ma del senso generale che esso esprime: della fredda efficacia manipolatrice dimostrata dagli apparati dello Stato congiuntamente ai mezzi di comunicazione di massa nell'imprimere (almeno parzialmente) un voluto indirizzo teleologico alla coscienza collettiva (e, in particolar modo, ad alcune determinate fasce di essa).

Cit.
"A me pare che il filo conduttore del documentario sia l’introduzione dell’eroina finalizzato alla sfaldatura ed indebolimento della contestazione giovanile, così come sperimentato con successo con la protesta americana delle Pantere Nere."

Esatto, non vedo come su ciò si possa dissentire.

Io dico solo che può esserci dell'altro oltre a questo, altre cose che, per ovvie ragioni anche di spazi, non sono espresse nel documentario.
A mio parere il filo conduttore del documentario, unitamente al panorama della guerra fredda, fornisce le basi logiche per presumere anche la non spontaneità del 68. Partendo da fatti noti giungo tramite illazioni a presumere fatti ignoti (ma appunto fortemente coerenti con i primi).
E' indiscusso d'altronde che i documenti desecretati costituiscono sempre solo una parte (quella meno scomoda) della verità e che i segreti più scottanti non vengono nemmeno redatti in forma scritta (e quindi mai resi pubblici); le informazioni su tali operazioni sono accessibili solo ai livelli più elevati delle gerarchie militari e politiche dietro specifica autorizzazione di appositi uffici governativi.
Ripeto, le mie affermazioni non possono che essere, per forza di cose, solo illazioni (ma illazioni plausibili).

Ecco ciò che, secondo me, è plausibile:
Se partiamo dal presupposto che il tutto fu ordito al fine di sottrarre le giovani generazioni alla causa socialista intuiamo quanto il background culturale della Beat generation e del 68 sia stato principalmente un mezzo essenziale all'introduzione di oppiacei ed LSD. La Beat generation è servita a preparare il terreno alle droghe. Se fosse stato possibile introdurre tali sostanze nell'uso giovanile senza la necessità di modificare il loro background culturale, il 68' forse non sarebbe nemmeno nato. Ma non era possibile inserire le droghe pesanti nelle diligenti file della gioventù socialista, prima occorreva creare i presupposti perché l'introduzione degli stupefacenti avesse successo.
Tuttavia, dopo aver generato i movimenti di contestazione del 68' per introdurre droga in funzione anti-socialista, ci si accorse che tali movimenti avevano autonomamente maturato idee troppo irrazionali. Se lasciati a se stessi, tali movimenti avrebbero potuto provocare danni rilevanti all'organizzazione della società in senso produttivo. Pensiamo solo alla contestazione del criterio del merito negli studi universitari (la sufficienza d'ufficio, ecc.)! Non m'impegno nemmeno ad illustrare come una tale concezione dei titoli di studio se avesse preso piede avrebbe inficiato il senso stesso della certificazione delle competenze tecniche e di conseguenza la competitività economica dell'Occidente. ( E questo è solo un esempio).
Esistono poi altre ragioni - compatibili con quelle appena esposte - perché le élite internazionali abbiano avuto interesse ad incentivare la nascita del 68'. Posto che la massoneria ha da sempre spinto la società in una direzione anticonfessionale (pensa alla Revolution del 1789), il 68', col suo spiritualismo new age, ha sicuramente giocato in questa direzione, permettendo quel mutamento nel sentire sociale che rendesse possibile l'attuazione di riforme come quella del diritto di famiglia del 75' in Italia, il progressivo riconoscimento dei diritti degli omosessuali, la fecondazione assistita, il diritto di abortire, l'apertura nei confronti dell'eutanasia, la lotta al razzismo ecc.
Sarebbe stato molto difficile, senza un movimento di radicale rottura con la cultura bigotta e medievale di larga parte della popolazione dell'epoca, condurre a termine le riforme giuridiche su elencate. (E devo dire che io personalmente giudico con estrema positività tale indirizzo progressista ed antireligioso impresso al sentire sociale).

Cit.
"Certo, ma l’interpretazione della realtà non è da attribuire solo ad un gruppo specifico. Ogni cultura ha la propria interpretazione della realtà, così come la cultura imposta dal sistema."

E' esattamente quello che intendevo.

Cit.
"In questo paragrafo fai intendere che, Beat generation e i movimenti di contestazione del 68, hanno agevolato l’uso delle droghe, e allo stesso tempo ti dichiararsi favorevole all’uso della marijuana. Dimenticando che sia la beat generation sia gli hippies e sia i giovani del ’68 non facevano uso della eroina, che è stata introdotta, come è documentato in questo topic, volutamente per stroncare, una rivoluzione che andava oltre lo schema materiale del sistema."

Innanzitutto occorre operare un distinguo essenziale, la marijuana non ha niente a che fare con le altre droghe, alcool e tabacco compresi. Per il semplice fatto che se assunta senza combustione non fa male alla salute, ha effetti curativi che nessun'altra sostanza al mondo nemmeno si sogna, gli effetti psicotropi sono leggerissimi e porta ad una sensazione di pace con se stessi e col prossimo (cosa che tutte le altre droghe non fanno). Non a caso la propaganda di quegli anni demonizzava la marijuana e ignorava l'eroina.

La Beat generation aveva una predisposizione culturale alla sperimentazione di droghe di tutti i i tipi, tant'è che non appena l'eroina è stata introdotta nelle strade i “contestatori di cui parliamo” sono stati proprio la sub-cultura sociale che ne ha più patito l'utilizzo.
Per la beat generation fare una qualsiasi cosa che fosse proibita dal sistema era un modo per slegarvisi. Il termine “beat” infatti non renderebbe in italiano perché ha un doppio significato: "abbattuto, escluso, ma proprio in tal modo liberato" (reminescenze scolastiche).

Cit.
"non accetto è l’idea “che non si muova foglia se LORO non vogliono” concetto che fa passare l’idea che LORO precedano i tempi, mentre per me LORO cercano di mantenerli sui binari congeniali a loro sistema, perché non possono controllare l’evoluzione della coscienza."

Infatti io ho sostenuto nel post precedente che sicuramente non possono che esserci nelle trasformazioni umane delle spinte spontanee assieme a quelle volute e dirette. Le due spinte si completano vicendevolmente.
Noi, su certi temi, nella nostra posizione, possiamo solo ipotizzare e discutere la plausibilità delle nostre illazioni.

Cit.
"Per non alimentare ulteriormente questo OT termino qui."

OT?Mi pare che la discussione in atto riguardi pienamente l'operazione Bluemoon, sebbene nelle sue interrelazioni con altri fenomeni ad essa contemporanei:

Come si pone rispetto al 68' e alla guerra fredda l'operazione Bluemoon?
L'operazione Bluemoon aveva un scopo in realtà più ampio dalla sola alienazione dei contestatori sessantottini?
L'operazione Bluemoon venne concepita davvero solo dopo la nascita dei movimenti di contestazione del 68', oppure rientrava in un piano concepito ancor prima della nascita di tali movimenti? e se così fosse fu un piano in cui la nascita dei movimenti di contestazione è stato un semplice momento al pari della specifica operazione Bluemoon?

Come vedi, pare che la discussione si stia muovendo su una linea perfettamente coerente con l'argomento del topic.

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