Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato

Inviato da  Al2012 il 11/8/2015 15:14:17
@ Floh

Citazione:
Non possiedo elementi che possano ulteriormente suffragare la tesi per cui il 68' non fu di per sè spontaneo, ma, considerato il complesso della sua trasformazione così come tratteggiata nel documentario in esame, non è poi così scontato ed escluso che così non sia.


Potresti indicarmi in quale punto del filmato hai notato la trasformazione a cui fai riferimento e che ti fa escludere la spontaneità del ‘68?

Vorrei capire meglio questa tua considerazione.

A me pare che il filo conduttore del documentario sia l’introduzione dell’eroina finalizzato alla sfaldatura ed indebolimento della contestazione giovanile, così come sperimentato con successo con la protesta americana delle Pantere Nere.
Infiltrare un movimento di protesta non vuol dire generarlo costruendolo a tavoli negando quindi la spontaneità che lo genera, vuol dire cercare di condizionarlo, vuol dire deviarlo, renderlo impopolare con atti di violenza, vuol dire fiaccarlo dall’interno con l’eroina.

Citazione:
Ci si potrebbe chiedere a che pro l'establishment abbia avuto interesse a incentivare la formazione del 68, a mio parere potrebbe essere stato un (efficace) tentativo di sottrazione di consensi alla causa socialista (in senso lato). Il socialismo era più temibile sul piano politico poiché aveva dei piani realizzabili e concreti a differenza della contestazione sessantottina la cui fumosa ideologia era difficilmente traducibile in un effettivo programma di governo.


Domanda più che lecita che io farei in modo diverso:
Perché l'establishment abbia avuto interesse ad incentivare la formazione del 68, per poi indebolirla con l’eroina?

Nel filmato, se ricordo bene il problema era il partito comunista e un possibile compromesso storico tra DC e PCI, definitivamente abortito con l’assassinio di Moro.
In merito al partito socialista non aveva bisogno di una spinta, si è autodistrutto in modo autonomo.

Le contestazione che iniziarono nel ’68 e proseguirono negli anni seguenti videro la partecipazione degli operai, che riuscirono ad ottenere miglioramenti sia economici sia delle condizioni di lavoro.
Non riconoscere i cambiamenti sociali portati dal movimento del ’68 .… non saprei come definirlo se non:

“Reazionari e conservatori non perdono l'occasione di attaccare il movimento del sessantotto, la sua realtà e i risultati che ha prodotto, non solo enfatizzandone gli errori, ma attribuendo a quella fase storica ogni evento negativo che si è verificato successivamente.

Quasi che il 68 sia stato una forza di potere e non, invece, un movimento di opposizione e di contestazione globale.

In parte hanno ragione, perché se il 68 non ha conquistato il potere politico ha però colonizzato gran parte delle coscienze nel nostro paese, portando a compimento una vera e propria rivoluzione culturale, un profondo cambiamento nel vissuto sociale.

Combinandosi con diversi fattori e dando importanti contributi a tutte le battaglie civili degli anni Settanta, il 68 ha dato un contributo significativo, per esempio, nella conquista dello Statuto dei lavoratori, nella battaglia sul divorzio e sull'aborto, ha prodotto, come effetto indotto, la nuova legislazione sulla scuola e l'università.

La diffusione giovanile del movimento ha prodotto cambiamenti radicali nel costume, dalla musica al cinema all'abbigliamento, nei rapporti sociali e interpersonali, in quelli tra padri e figli.
Per non parlare del linguaggio, dei diritti del bambino e del giovane.

Infine la grande attenzione per gli avvenimenti internazionali, l'apertura cosmopolita, la sensazione dell'esistenza di un pianeta giovanile con interessi sovranazionali comuni, la contemporanea esplosione di rivoluzioni e rivolte in tutto il mondo, hanno creato un clima di attesa e di speranza che ha di colpo svecchiato l'intero Paese.

E' stato, insomma, un cambiamento decisivo nella mentalità collettiva che ha assunto la forma e la sostanza di una vera rivoluzione culturale. (…)


Fonte

Citazione:
Certo, non è infatti una cosa proprio automatica, vi sono anche altri fattori che influenzano l'agire umano, fattori più personali, appartenenti alla sfera dei singoli e per ognuno diversi.
Resta il fatto che la struttura culturale della società (o sub-società) di appartenenza (in questo caso specifico: la Beat generation e i movimenti di contestazione del 68') funge da schema interpretativo della realtà


Certo, ma l’interpretazione della realtà non è da attribuire solo ad un gruppo specifico.
Ogni cultura ha la propria interpretazione della realtà, così come la cultura imposta dal sistema.

In questo paragrafo fai intendere che, Beat generation e i movimenti di contestazione del 68, hanno agevolato l’uso delle droghe, e allo stesso tempo ti dichiararsi favorevole all’uso della marijuana.
Dimenticando che sia la beat generation sia gli hippies e sia i giovani del ’68 non facevano uso della eroina, che è stata introdotta, come è documentato in questo topic, volutamente per stroncare, una rivoluzione che andava oltre lo schema materiale del sistema.

L’eroina crea dipendenza, sei obbligato ad introdurla nell’organismo se non vuoi subire attorci dolori e spasmi, la così detta crisi d’astinenza, quindi il buco diventa la tua ragione di vita.

Mi scuso per aver attivato quest’argomento, che esula dal contesto del documento.

Quello che non accetto è l’idea “che non si muova foglia se LORO non vogliono” concetto che fa passare l’idea che LORO precedano i tempi, mentre per me LORO cercano di mantenerli sui binari congeniali a loro sistema, perché non possono controllare l’evoluzione della coscienza.

Per non alimentare ulteriormente questo OT termino qui.

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