Sinceramente no. poichè checchè si dica, il mio ruolo è di fare esclusivamente da INFORMATORE
Riguardo invece alla pagina che dovrebbe riportare le avvertenze e le controindicazione non posso fartela in quanto quando acquisti ognuno di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" non vi è il famoso BUGIARDINO
Per un'azione diuretica e depurativa è consigliato bere acqua oligominerale (povera di sali), ovvero un'acqua che riporta in etichetta un residuo fisso a 180° inferiore a 500 mg/l. In questo caso vale la regola che più basso è il residuo fisso, più le proprietà diuretiche sono spiccate. È importante però non superare i 2 litri al giorno, per non incorrere nella "sindrome da bevuta di neve" (perdita del tono generale per carenza di sali).
Al contrario, in caso di carenze minerali particolari, dovute a diete dimagranti o allo stato fisico (ad esempio durante la crescita, in gravidanza, in periodi di allenamento sportivo), e comunque quando si suda molto, è consigliabile scegliere un'acqua più ricca di minerali come calcio o fluoro, con un residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l. Le acque fortemente minerali, con residuo fisso superiore a 1500 mg/l, sono invece sconsigliate in presenza di alcune patologie come calcolosi e disturbi renali.
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È necessario fare molta attenzione anche al contenuto di solfati (400 mg/l è il limite per le acque potabili), perché in concentrazioni elevate potrebbero causare effetti lassativi e di irritazione gastrointestinale.
Anche un contenuto eccessivo di nitrati (più di 10 mg/l) può creare problemi, soprattutto ai lattanti o alle donne in gravidanza, e può aumentare il rischio indiretto di tumore allo stomaco e all'intestino.
Chi soffre di ipertensione dovrebbe fare particolarmente attenzione a evitare le acque ricche di sodio: il valore massimo ammissibile per le acque potabili è di 200 mg/l, ma in commercio esistono acque con oltre 2000 mg/l di sodio.
L'acqua gassata può aiutare la secrezione gastrica, quando questa è scarsa. Per contro può provocare gonfiore nel tubo gastrointestinale, sia a livello gastrico che a livello intestinale, e irritazioni con conseguenti effetti negativi sui meccanismi che regolano la sensazione di sazietà. In caso di gastriti, iperacidità, ulcere, meteorismo e fermentazione intestinale è comunque consigliabile non farne mai uso.
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