Re: Cosa č l'acido ascorbico...

Inviato da  ivan il 17/9/2013 16:40:54
Citazione:

PikeBishop ha scritto:
... il fatto e' che mangio e bevo come una vacca. Mi piace, sono uno che coltiva i suoi vizi in maniera estrema. Sono dimagrito perche' il peso comincia a pesarmi troppo. Se lo manterro' non lo so, ma la fatica non mi piace sono pigro (e' uno dei miei sport preferiti), percio' non ho troppa scelta. La questione e': mi piace di piu' mangiare e bere o mi piace di meno far fatica?



In questa testimonianza sta una "contraddizione" del nostro tempo: abbiamo a disposizione cibo come in nessun'altra epoca storica passata e nel contempo la fatica necessaria per procuralo č relativamente scarsa.
Non voglio esprimere giudizi su alcuno, sia ben chiaro, voglio solo isolare un fatto che č alla base di seri problemi sanitari di questo periodo.

Dicevo, abbiamo a disposizione cibo quanto ne vogliamo e nel contempo la nostra attivitā fisica quotidiana č crollata ai minimi termini.

Questo comporta che l'organismo deve "stoccare" le eccedenze energetiche in qualche modo e in effetti lo fa.

Solo che il fenomeno si ripete ogni santo giorno ed ad certo punto, per ragioni con ancora chiarite del tutto, complici poi le varie tossine presenti nell'ambiente ( i famosi perturbatori endocrini) il "meccanismo" salta e ci si ritrova obesi con i livelli di glicemia, transaminasi, trigliceridi e quant'altro fuori limite.

Le conseguenze di cio' sono riassunte nella parola "sindrome metabolica".

Certo , ci sono i consigli di fare attivitā fisica e quant'altro in termini di palestre, piscine, passeggiate, diete etc

Ma il problema di fondo rimane: abbiamo uno stile di vita sedentario e le nostre cittā non si prestano per nulla ad uno stile di vita che non sia quello di "seduti davanti ad un tubo catodico" o "seduti su un'autoveicolo".

Paradossalmente oggi la "ricchezza" la si puo ' stimare dalle opportunitā che si hanno di fuggire dal quotidiano di stare seduti ad oziare, dallo stare lontani dall'auto, dal tubo catodico, dall'aria irrespirabile delle cittā.

E paradossalmente l'obesitā č diventata un problema sociale dei poveri che non hanno i mezzi e le opportunitā ne' per resistere alle tentazioni del cibo ne' i mezzi per fare sufficiente attivitā fisica.

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