Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 17/7/2014 11:00:00
@invisibile

Citazione:
Su una cosa non sono d'accordo con Vannini (ma forse è lui che non è stato esaustivo sull'argomento). Amare se stessi.


Mi sa che l'hai ascoltato superficialmente caro invisibile.

Vannini parla di conosci te stesso, per scoprire lo Spirito presente in noi.

Amare sè stessi viene equiparato anche da Vannini ad Adamo e il peccato originale.

Vannini esprime le tue stesse parole relativamente all'EGO, pari pari.

Lui divide, per motivi di esposizione naturalmente, l'uomo composto di corpo, psiche e Spirito.

La psiche è l'EGO, ed è proprio lei che ama sè stesso, è proprio lei che ti impedisce di svuotarti, o morire a sè stessi, quello che nel medioevo era chiamata "Notte dell'Anima", Vannini lo spiega molto bene.

Ciò che noi non conosciamo, è la presenza dello Spirito in noi, per questo non sappiamo chi siamo veramente.

Solo alla fine parla di amore per sè stessi, ma lui stesso dice che non puoi amare te stesso se non ami gli altri allo stesso modo.

Trovi lo Spirito in noi quando internamente provi questo sentimento di Amore pieno, allora si diventa consapevoli dell'esistenza dello Spirito, di Dio.

Citazione:
Ma è proprio l'Amore per se stessi che ci indirizza a compiere i passi necessari allo svutamento. E' l'amore per il vaso misterioso che siamo che fa ri-nascere il rispetto per se stessi, che ci fa ritrovare la dignità, la quale permette di comprendere la necessità di girare le spalle al mondo egoico, che ci fa comprendere quanto sia essenziale smettere di giudicare, compresi noi stessi. E' l'Amore per se stessi che ci fa vedere che siamo pieni di spazzatura ed è lo stesso Amore che ci fa trovare il coraggio di rinunciarvi. Perché la paura del vuoto è qualcosa di di ancestrale che può essere affrontata solo con la Fede, per cui con l'Amore. Il famoso salto nel vuoto di Don Juan.


Gesù diceva:"Ama gli altri come te stesso", perchè solo quando lo Spirito si rivela alla nostra consapevolezza individuale che si prova quel tipo di sentimento, lo stesso sentimento che è spiegato perfettamente da Vannini.

Ma non si può raggiungere quello Stato pensandolo, si può raggiunge solo essendo quello Stato.

E' il salto nel vuoto effettuato dalla creatura che viveva nel fiume di cristallo, quella della parabola di Richard Bach postata poco sopra, la si ritrova in tutte le dottrine.

E' la "morte" di sè che crea il vuoto interiore, quel vuoto che si riempie di Spirito rendendolo visibile alla coscienza individuale.

E'la morte sulla croce del Gesù Cristo mortale, per rinascere puro Spirito immortale.

Anche la "Compassione" Buddhista per il mondo, mira a raggiungere quello stato dell'Essere, abbandonando il mondo sensibile e trovando l'"Illuminazione", il sapere contrapposto all'ignoranza causa di tutto il dolore del mondo.

Ma non è un sapere intellettuale, perchè siamo ancora nel campo della psiche, dell'Ego, ma un sapere che nasce dall'Essere.

Citazione:
Tutta la confusione su questa cosa, deriva dall'ignoranza di una cosa molto importante per noi (e non solo per noi):
Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?


La stessa tesi di Vannini.

Ciao

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