Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 17/7/2014 10:08:58
Concordo con l'osseravazione di Incredulo.
Non si tratta di "ritagliare il Tutto", ma (e quì ritroviamo i limiti della mente razionale e per cui del linguaggio razionale) di vuotare, svotarsi, tornare al non-sapere, affinché l'utile di quello che non c'è possa permettere il riempimento con la Verità.

Citazione:
Trenta raggi convergono sul mozzo, ma è il foro centrale che rende utile la ruota.
Plasmiamo la creta per formare un recipiente, ma è il vuoto centrale che rende utile un recipiente.
Ritagliamo porte e finestre nella pareti di una stanza: sono queste aperture che rendono utile una stanza.
Perciò il pieno ha una sua funzione, ma l'utilità essenziale appartiene al vuoto.

Tao Te Ching

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L'utile delle cose è in quello che non c'è

Chuang Tzu


Noi siamo deii "vasi". Se il vaso è pieno, niente altro può riempirlo.
Se il vaso è pieno di sapere, lo Spirito non può coumunicare con noi.

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Su una cosa non sono d'accordo con Vannini (ma forse è lui che non è stato esaustivo sull'argomento).
Amare se stessi.
Il problema è CHI ami?
Se è l'ego che ami, come ha bene illustrato parlando di "psiche" (a mio avviso un termine inadatto qui) ha ragione. La nostra civiltà è basata sulla soddisfazione dell'ego, sulla sua crescita e predominanza in tutti gli aspetti della vita e questo tipo di predilezione non può che riempire sempre di più il vaso che siamo, in genere di spazzatura...
Ma è proprio l'Amore per se stessi che ci indirizza a compiere i passi necessari allo svutamento.
E' l'amore per il vaso misterioso che siamo che fa ri-nascere il rispetto per se stessi, che ci fa ritrovare la dignità, la quale permette di comprendere la necessità di girare le spalle al mondo egoico, che ci fa comprendere quanto sia essenziale smettere di giudicare, compresi noi stessi.
E' l'Amore per se stessi che ci fa vedere che siamo pieni di spazzatura ed è lo stesso Amore che ci fa trovare il coraggio di rinunciarvi.
Perché la paura del vuoto è qualcosa di di ancestrale che può essere affrontata solo con la Fede, per cui con l'Amore.

Il famoso salto nel vuoto di Don Juan.

L'Amore per il Tutto, a quel punto, per quanto inverosimile possa sembrare alla mente, è già li.
E' solo un piccolissimo passo in più, qualcosa che avviene in modo del tutto naturale, perché se comprendi te stesso, comprendi gli altri, che sono te, e comprendi il Tutto.

Per concludere, è sbagliato chiamare l'amore per l'ego "amore". Perché non può esserlo.
L'Amore è uno stato dell'essere, che non giudica in nessun modo niente.
Se ami il tuo ego è solo un altra illusione, perché in realtà stai giudicando te stesso (il tuo ego) migliore di qualcos'altro e per cui non può essere Amore.

Amare se stessi significa amare il Tutto, così come amare il tutto è amare se stessi.

Tutta la confusione su questa cosa, deriva dall'ignoranza di una cosa molto importante per noi (e non solo per noi):

Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

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